Meglio i mirtilli del vino

Le antocianine e le proantocianidine fanno parte della grande famiglia dei polifenoli, i pigmenti che danno la colorazione rossa violacea-bluastra tipica dei frutti del sottobosco come lamponi e mirtilli ma anche del vino rosso o di ortaggi come il radicchio o il cavolo rosso. L’assunzione di vegetali ricchi di antocianine (o di estratti titolati di antocianine) viene tipicamente consigliata per l’azione protettrice sull’endotelio dei vasi sanguigni, in particolare nelle microangiopatie. Contengono più antocianine, nell’ordine, ribes nero, mirtilli, more, lamponi, fragole, arance rosse e uva nera. A questo proposito, può essere interessante segnalare che in un cestino di mirtilli (frutti che hanno una concentrazione di 300-400 mg/100 g) si trovano più antocianine che in un litro di vino rosso. Tra l’altro, le bevande alcoliche durante la stagione calda sono da sconsigliare, specialmente durante il giorno: l’alcol ha un effetto vasodilatatore che in estate, specie se ci si espone al sole, può facilitare la comparsa dei pericolosi colpi di calore. Molto meglio bere l’acqua! Infine, le proantocianidine sono costituite da catechine ed epicatechine, precursori delle antocianidine e si trovano nei frutti di bosco e in genere nei vegetali rossi-violacei fino al marrone (cacao). Tra le varie azioni svolte (antinfiammatoria, antitumorale e antiossidante) spiccano per la loro azione di rinforzo sul tessuto venoso e sono perciò preziose sia per la prevenzione della funzionalità dell’apparato circolatorio, sia per contrastare l’insufficienza venosa periferica, fenomeno più comune in estate.

Barbara Asprea