I risultati degli Annali AMD 2022, che monitorano la qualità dell’assistenza e gli outcome di salute in pazienti con diabete tipo 2, pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Diabetes Research and Clinical Practice, mostrano un crescente ricorso a farmaci innovativi e un miglioramento della qualità delle cure, con minori complicanze e miglior controllo per i pazienti

I centri diabetologici italiani migliorano la qualità dell’assistenza, con risultati positivi sugli outcome di salute dei pazienti con diabete di tipo 2. L’analisi che annualmente monitora oltre 500mila pazienti attraverso gli Annali AMD, evidenzia che più della metà dei pazienti mostra valori di emoglobina glicata in target, oltre 3 su 10 buoni livelli di colesterolo e circa 1 su 4 buoni valori di pressione arteriosa.

Per quanto riguarda le cure farmacologiche innovative, rispetto alla precedente rilevazioni, i pazienti in trattamento con SGLT2i sono passati dal 9,5% al 29% e quelli con GLP1-RA dal 5,8% al 27,5%. È questo quanto emerge dagli annali AMD 2022, l’estrazione periodica realizzata dall’Associazione Medici Diabetologi che dal 2006 consente di monitorare l’andamento dell’assistenza erogata alla popolazione con diabete in Italia.

Le novità del 2022 e la pubblicazione

La rilevazione 2022 ha coinvolto 295 centri di diabetologia, pari a un terzo di quelli totali, oltre 500 mila persone con diabete tipo 2, 37 mila pazienti con diabete tipo 1 e, per la prima volta, 11 mila donne con diabete gestazionale. I risultati sul diabete tipo 2 sono stati oggetto di una pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica Diabetes Research & Clinical Practice (“The AMD ANNALS: A continuous initiative for the improvement of type 2 diabetes care”).

In generale, si evidenzia un progressivo e continuo miglioramento della qualità delle cure erogate nel nostro Paese. Aspetto questo particolarmente rilevante dal momento che gli standard e i parametri di riferimento utilizzati per la misurazione sono diventati molto più stringenti, in accordo con le linee guida internazionali.

I farmaci innovativi e la riduzione dell’impatto delle complicanze

«Di particolare rilevanza il dato sull’accesso ai farmaci innovativi, gli SGLT2i e GLP1-RA, dalla comprovata efficacia in termini di riduzione del rischio cardiovascolare e renale. Si riduce inoltre la prescrizione e l’utilizzo di sulfaniluree e secretagoghi; mentre il farmaco più prescritto resta la metformina (72%) – ha dichiarato Giuseppina Russo, coordinatrice del Gruppo Annali AMD – Possiamo quindi affermare che la comunità diabetologica italiana ha intrapreso un percorso sempre più diretto a contrastare l’inerzia terapeutica. I medici prescrivono con maggiore favore i cosiddetti farmaci innovativi che supportano medici e pazienti a ridurre l’impatto delle complicanze cardio-renali nelle persone con diabete non controllato a beneficio della loro salute e qualità di vita con la malattia».

Il miglioramento è emerso anche dal Q-score, indice di misura della qualità dell’assistenza, tanto che oltre il 60% dei pazienti con diabete tipo 2 presenta un Q-score superiore a 25, indicativo di un buon livello di assistenza, con benefici sulla salute e sulla riduzione delle complicanze causate dai fattori di rischio.

Puntare all’aderenza terapeutica

«Siamo davvero molto orgogliosi che il lavoro degli Annali abbia ricevuto il giusto riconoscimento con la pubblicazione su Diabetes Research & Clinical Practice – ha dichiarato Graziano Di Cianni, presidente nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi – Dal 2006 gli Annali AMD ci danno la possibilità di toccare con mano i risultati delle attività che quotidianamente svolgiamo sul territorio e anche di orientare le strategie terapeutiche grazie all’implementazione dei dati con l’Intelligenza Artificiale e il machine learning.

Il lento, ma progressivo miglioramento dei parametri, l’incremento dell’utilizzo dei farmaci innovativi e la migliore qualità di vita sono elementi che ci rendono particolarmente soddisfatti. Allo stesso tempo è necessario fare un ulteriore sforzo per migliorare l’aderenza alle terapie e ridurre ancora di più il rischio cardiovascolare, che rappresenta la prima causa di morte nelle persone con diabete» ha concluso Di Cianni.

Fonte:

  • Russo G, Di Bartolo P, Candido R, Lucisano G, Manicardi V, Giandalia A, Nicolucci A, Rocca A, Rossi MC, Di Cianni G; AMD Annals Study Group. The AMD ANNALS: A continuous initiative for the improvement of type 2 diabetes care. Diabetes Res Clin Pract. 2023 May;199:110672.