I farmaci esposti ad alte temperature rischiano di deteriorarsi, perdere efficacia e risultare finanche dannosi. Alla luce di ciò, in queste settimane di caldo estremo, Federfarma ha offerto ai cittadini alcune regole pratiche da seguire per la loro corretta assunzione e conservazione

In queste settimane di caldo estremo, Federfarma ha fornito ai cittadini alcune regole pratiche da seguire per assicurar loro una corretta conservazione dei medicinali che, se esposti ad alte temperature, rischiano di deteriorarsi, perdere efficacia o diventare dannosi, un aspetto verso il quale c’è ancora una consapevolezza troppo scarsa.

«Durante l’estate occorre prestare massima attenzione oltre che alla data di scadenza, alla temperatura di conservazione dei farmaci, che non dovrebbe superare i 25 gradi» ha ricordato il Segretario Generale di Federfarma, Roberto Tobia, come riporta la Federazione.

I medicinali più deperibili

I medicinali non sono tuttavia tutti uguali e alcuni richiedono maggiore attenzione di altri. Tra i più deperibili ci sono i farmaci per l’epilessia, gli anticoagulanti, gli antipertensivi e quelli per il diabete, come le insuline, che vanno conservate in frigo. Appare dunque importante evitare di esporli a temperature troppo alte, lasciarli in auto sotto il sole o addirittura in spiaggia. Al di là di qualsiasi precauzione adottata, appare comunque importante verificarne colore e aspetto prima dell’assunzione.

Farmaci in vacanza

Un altro suggerimento da seguire è quello di portare con sé, in vacanza, l’intera confezione e non il solo blister. «Mettere insieme tutti i blister per risparmiare spazio in valigia è un errore che, specie in persone anziane, rischia di provocare confusione tra le terapie. Va invece portata tutta la scatola, incluso il bugiardino, che è bene aver sempre dietro per consultarlo in caso di necessità» ha precisato ancora il segretario generale.

Quanti viaggiano in aereo, poi, sono invitati a inserire i farmaci di cui hanno bisogno nel bagaglio a mano e non nella valigia che andrà in stiva. È importante, quindi, portare con sé la prescrizione medica che ne giustifichi l’ingresso in altri Paesi, o ne contenta il riacquisto in caso di necessità. Sarebbe opportuno inserire gli spray in borse termiche; tuttavia in estate può risultare preferibile l’utilizzo di compresse, meno sensibili delle soluzioni liquide alle alte temperature.

Interazione farmaci – raggi UV

Occorre inoltre ricordare che, in caso di assunzione di cortisonici, antinfiammatori non steroidei (Fans) antibiotici o terapie ormonali, l’esposizione al sole può essere foriera di dermatiti, eczemi e macchie sulla pelle, da prevenire con l’applicazione di creme solari a protezione molto elevata.

Non modificare le terapie

Federfarma ricorda inoltre di non modificare le terapie, adeguandole alla stagione estiva. Gli ipertesi, ad esempio, in estate tendono ad avere una pressione più bassa; questo non implica che possano autonomamente dimezzare la terapia. Ogni modifica deve essere concordata con il proprio medico di riferimento.