ADF e Federfarma Servizi: “Nuovo accordo per le mascherine in farmacia”

ADF e Federfarma Servizi comunicano il raggiungimento di un accordo per permettere la distribuzione di mascherine in farmacie e parafarmacie al prezzo calmierato di 50 centesimi più Iva

Dopo numerose riunioni tenute a ritmo serrato negli ultimi giorni, ADF (Associazione Distributori Farmaceutici) e Federfarma Servizi (Associazione Nazionale delle Società di Servizi per le Farmacie) annunciano che sono state concordate le modalità per le quali le farmacie e le parafarmacie italiane torneranno ad essere costantemente approvvigionate di mascherine chirurgiche al prezzo massimo fissato dal Commissario di 0,50 euro più Iva. In particolare, le Associazioni dei Distributori con un accordo interassociativo sono state in grado di reperire nei canali internazionali forniture per 9 milioni di mascherine nel mese di maggio a partire dal prossimo lunedì e di 20 milioni di mascherine la settimana a partire dal mese di giugno.

mascherine

Il Commissario, a cui nei giorni passati era stata segnalata la mancanza di mascherine, si è mobilitato per reperirne a sufficienza e si è impegnato a iniziare i primi approvvigionamenti delle farmacie, con 10 milioni di mascherine, a partire dal 15 maggio. L’accordo raggiunto prevede inoltre che il Commissario si faccia carico del maggior costo che i distributori sosterranno rispetto al prezzo originariamente concordato di 38 centesimi a mascherina, al fine di garantire ai farmacisti l’acquisto delle mascherine chirurgiche al prezzo di 40 centesimi e successivamente ai cittadini al prezzo massimo definito dal Commissario.

Nell’accordo tra le parti è inoltre previsto che i distributori lavoreranno per ricercare ulteriori approvvigionamenti e il Commissario provvederà a ulteriori integrazioni, entrambi con l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno di farmacie e parafarmacie nell’interesse dei cittadini che potranno acquistare questi importanti dispositivi al prezzo di 0,50 più eventuale Iva.

1 COMMENTO

  1. Fuori dal coro.
    L’idea del governo di fissare un prezzo per un prodotto già sul mercato è peregrina.
    Ma una volta che il farmacista viene fornito a 40 centesimi, perché deve marginare sulle mascherine? Si rende conto che gli esercenti intorno a lui sono mesi che non vedono un centesimo? Facciamo un gesto sociale, vendiamo le mascherine al prezzo di costo, non ha senso fare margine sull’emergenza.

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