Numerose ricerche testimoniano che l’equilibrio del microbiota intestinale risulti fondamentale per la salute e il benessere dell’organismo, grazie alla sua capacità di supportare la funzionalità digestiva e la modulazione del metabolismo energetico, mantenere l’integrità e la corretta funzionalità della barriera intestinale, regolare la risposta immunitaria e infiammatoria, la difesa dagli agenti patogeni e sostenere la corretta funzionalità del sistema nervoso centrale con modulazione della risposta allo stress, attraverso il cosiddetto asse intestino-cervello-microbioma.

Per questo, negli ultimi anni la ricerca ha puntato all’individuazione di preparati probiotici, prebiotici, simbiotici e – più di recente – postbiotici, contenenti differenti tipologie di microrganismi e/o sostanze e caratterizzati da azioni favorevoli per l’ospite, in grado di mantenere o favorire il ripristino di un ecosistema microbico enterico “eubiotico”.

Un postbiotico come novel food

Il primo postbiotico messo a punto e autorizzato dall’EFSA nel 2021 come novel food è stato Akkermansia muciniphila pastorizzato, un batterio anaerobio stretto, naturalmente presente nell’intestino umano, isolato per la prima volta nel 2004; in persone adulte sane, il batterio rappresenta circa l’1-3% del microbiota intestinale totale.

Diversi studi condotti a partire dal 2011 hanno correlato la carenza di Akkermansia a livello enterico con diversi disturbi e patologie intestinali, metaboliche e infiammatorie, tra cui obesità, diabete di tipo 2, IBS e colite ulcerosa. Viceversa, è stato osservato che pazienti oncologici che ospitano maggiori quantità di A.muciniphila tendono a rispondere meglio all’immunoterapia antitumorale.

Innovazione rivoluzionaria

Proprio grazie alla sua capacità di preservare l’integrità della barriera gastrointestinale, apportando benefici significativi nella gestione dei disturbi funzionali intestinali, e di agire positivamente sul controllo del metabolismo attraverso la modulazione della glicemia, Akkermansia muciniphila si è rivelato una delle innovazioni più rivoluzionarie in campo gastroenterologico.

A poco più di un anno dal lancio di prodotti a base di A. muciniphila, quasi 100.000 persone in Italia hanno avuto modo di sperimentare i vantaggi di questo postbiotico, come la riduzione della tensione addominale e delle alterazioni del transito, con un miglioramento complessivo del benessere intestinale.

I benefici per il metabolismo energetico

Ciò che contraddistingue Akkermansia muciniphila, infatti, è la sua capacità di degradare la mucina del tratto gastrointestinale e di utilizzarla come substrato energetico per il proprio metabolismo. Questa degradazione porta alla sintesi di SCFAs, come propionato e butirrato, dalla dimostrata azione protettiva sulla barriera intestinale e in grado di modulare numerosi processi coinvolti nel metabolismo degli zuccheri, dei grassi e degli acidi biliari.

A. muciniphila contribuisce in tal modo a prevenire/ridurre l’ingresso di composti potenzialmente tossici negli stati profondi della mucosa e la conseguente sollecitazione infiammatoria/allergica del sistema immunitario enterico. Inoltre, è in grado di indurre la produzione di peptidi antimicrobici, accentuando le difese dell’intestino.

Modulando l’efficienza del metabolismo energetico e dei processi di assorbimento e trasformazione degli zuccheri e dei grassi, A. muciniphila consente di ottenere un miglioramento del controllo glicemico e dei livelli di colesterolo nel sangue, nonché di contribuire al calo ponderale in situazioni di sovrappeso e obesità.

«Akkermansia muciniphila sta cambiando il paradigma della cura gastrointestinale – ha spiegato Antonio Gasbarrini, professore ordinario di Medicina Interna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore della UOC Medicina Interna e Gastroenterologia e del Centro Malattie dell’Apparato Digerente (CEMAD) della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma –. Questo batterio ha un ruolo cruciale nella modulazione della salute intestinale e i benefici che stiamo osservando nei pazienti vanno oltre la gestione dei sintomi immediati. Akkermansia muciniphila rappresenta ad oggi l’attore principale nel crocevia tra le disbiosi, le alterazioni della permeabilità intestinale e le loro conseguenze sistemiche croniche: un’opportunità con un eccellente profilo di sicurezza e tollerabilità per rafforzare la salute dell’intestino e invertire situazioni di squilibrio che porterebbero verso patologie croniche severe».