L’aderenza terapeutica è un elemento determinante per la cura di qualsiasi patologia, in particolare di quelle croniche, che richiedono trattamenti a lungo termine e follow-up ripetuti. Fra le malattie non trasmissibili, le malattie cardio-cerebrovascolari rappresentano la prima causa di morte nel mondo con un notevole impatto anche in termini di morbilità e disabilità.
Le malattie cardio-cerebrovascolari: alcuni dati
Si stima che nel 2019 tali patologie abbiano causato a livello globale 18,6 milioni di decessi (9,63 milioni maschi e 8,94 milioni femmine), con un’incidenza di 55,5 milioni di casi (27,8 milioni maschi e 27,7 milioni femmine) e una prevalenza di 523 milioni di casi (248 milioni maschi e 275 milioni femmine).
In Europa, secondo i dati della quinta edizione dello European Cardiovascular Disease Statistics, oltre 80 milioni di persone sono affette da malattie cardiovascolari (48% maschi e 52% femmine), che sono responsabili di 3,9 milioni di decessi annui (45% di tutte le cause di morte).
Le malattie cardio-cerebrovascolari rappresentano la principale causa di morte anche nel nostro Paese e, nel 2021, sono state responsabili del 30,8% di tutti i decessi (27,7% fra i maschi e 33,7% fra le femmine).
L’importanza dell’aderenza alle terapie e i rischi connessi a una scarsa aderenza
Un’attenta e precisa aderenza terapeutica garantisce un efficace controllo delle malattie cardio-cerebrovascolari e delle correlate condizioni di rischio quali, ad esempio, l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie, il diabete mellito e la Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). Tuttavia, i dati relativi all’osservanza delle prescrizioni e delle raccomandazioni sono preoccupanti.
L’insufficiente aderenza terapeutica è un problema insidioso assai diffuso nel mondo, così come in Italia. Si tratta di una condizione in cui i pazienti, per diversi motivi, non seguono correttamente le indicazioni dei professionisti sanitari, sia in campo farmacologico che negli stili di vita salutari.
Un’insufficiente aderenza può portare a risultati clinici sub-ottimali, con pesanti ricadute in termini di salute, maggior numero di eventi sfavorevoli e morti, peggioramento della qualità di vita dei pazienti e aumento dei costi sanitari e sociali, sia a carico della comunità che dei pazienti.
Il documento
Proprio da questa consapevolezza è stato realizzato un documento recente, pubblicato sul sito del Ministero della Salute dal titolo: “Aderenza terapeutica: analisi critica e prospettive per un percorso efficace di cura delle malattie cardio-cerebrovascolari” elaborato dall’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, patto volontario volto al contrasto delle patologie cardio e cerebrovascolari sottoscritto tra Ministero della Salute, Società scientifiche, Associazioni dei pazienti e altri Enti operanti nel settore.
I suoi 5 obiettivi
Il documento mira a sensibilizzare i professionisti sanitari, cittadini, istituzioni e decisori politici sull’importanza dell’aderenza terapeutica, fornendo anche proposte operative per contribuire a migliorarla.
I 5 obiettivi principali del documento sono:
- aumentare la consapevolezza circa l’importanza dell’aderenza terapeutica e i rischi di un mancato rispetto delle terapie;
- identificare le cause di una aderenza “non ottimale”;
- proporre soluzioni basate sull’evidenza;
- coinvolgere tutti gli stakeholders;
- rappresentare un utile riferimento di supporto per la ricerca e per l’implementazione di strategie e azioni mirate a migliorare l’aderenza terapeutica, nonché per chiunque sia coinvolto nella gestione della salute e nell’assistenza sanitaria.