“Lo screening oncologico pubblico è gratuito, accessibile, vicino, sicuro, di qualità. Ti servono altri motivi per aderire? Chiedi al tuo farmacista”. È questo il claim della campagna di sensibilizzazione nazionale “Screening oncologici: 5 buoni motivi per fare prevenzione” che vede alleate l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno (ANDOS onlus Nazionale) e le oltre 18.500 farmacie associate a Federfarma, unite in un obiettivo di salute pubblica.
Un invito a non trascurare le opportunità di monitoraggio periodico, che consente di arrivare prima alla diagnosi di un eventuale tumore, ad esempio del seno. La campagna è rivolta in particolare alle donne, ma anche alla cittadinanza ricordando che il tumore della mammella può colpire anche la popolazione maschile.
Poca adesione agli screening oncologici
Dopo i primi incoraggianti segnali registrati a inizio anno, l’aderenza agli screening oncologici è andata calando. La campagna ha dunque l’obiettivo di far aumentare nuovamente l’aderenza agli screening di prevenzione secondaria, sensibilmente al di sotto della copertura auspicata a livello nazionale, con differenti gradienti tra Nord e Sud del paese.
Si stima che solo il 53% delle donne tra i 50-69 anni si sottoponga ad esempio alla mammografia per la diagnosi precoce del tumore del seno, nonostante una su otto sviluppi la malattia nell’arco della vita, con numeri ancora elevatissimi: circa 53.686 nuove diagnosi, di cui 621 fra gli uomini e 53.065 fra le donne, al 2024, secondo “I numeri del Cancro in Italia” di AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica)-AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori).
Una problematica, quella della scarsa aderenza, che si estende anche ad altri screening, ad esempio del tumore del colon retto (non a caso l’Alto Adige ha avviato un nuovo progetto ad hoc) in cui in diversi studi scientifici si attesta un forte ritardo diagnostico, quindi con un peggioramento della prognosi già in fase iniziale, del tumore della cervice uterina, che ha un’ottima arma di prevenzione nel vaccino contro l’HPV (Human Papilloma Virus), fattore responsabile dell’innesco della patologia, eppure non in target.
Al 31 dicembre 2024, il Ministero della Salute ha segnalato un miglioramento delle coperture vaccinali anti-HPV, sia tra le ragazze che tra i ragazzi, tuttavia con valori sotto la soglia ottimale prevista dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. La coorte di riferimento dell’Oms (ragazze 15enni) si ferma al 70,6% e nessuna Regione o Provincia autonoma raggiunge il 95%. Eppure il vaccino potrebbe eradicare totalmente la malattia.
Presidi anche in ambito in prevenzione
In un contesto di sensibilizzazione, la capillarizzazione delle farmacie a livello nazionale è strategica per fare informazione sull’importanza degli screening, sulle modalità di esecuzione e partecipazione.
Opportunità che sarà rafforzata dal Protocollo di Intesa firmato nei giorni scorsi a Roma che dà avvio alla campagna di sensibilizzazione oncologica nelle farmacie territoriali che si incaricheranno di fare (in)formazione alla cittadinanza, distribuire materiale esplicativo, dare indicazioni sull’accesso alle strutture sanitarie pubbliche che offrono gratuitamente gli screening, di cui per alcuni si fanno tramite le stesse farmacie, come nel caso dello screening del tumore del colon-retto con la consegna al cittadino e raccolta dell’apposito kit.
Valore aggiunto e ulteriore incentivo che va sottolineato alla popolazione, il fatto che gli screening oncologici non hanno controindicazioni, non sono invasivi, sono eseguibili con facilità, attraverso programmi mirati e chiamate attive alla popolazione avente diritto. Senza dimenticare che sono spesso salvavita, come nel caso di tumori che restano ancora dei Big Killer: polmone, colon-retto, mammella e prostata. Screening che hanno dimostrato, in numerose ricerche, di poter ridurre drasticamente la mortalità oncologica, rappresentando dunque la migliore arma di difesa e tutela della salute pubblica, ha ricordato Flori Degrassi, Presidente Nazionale ANDOS.
ANDOS e Federfarma, alleate
Quella fra le associazioni oncologiche, di pazienti e le farmacie è un gioco di squadra, sinergico e strategico che si avvantaggia della professionalità dei farmacisti, della prossimità dei presidi, della relazione di fiducia e fidelizzazione intessuta con la popolazione, della facilità di accesso in cui potere intercettare anche donne più vulnerabili come, per esempio, coloro di origine straniera o la popolazione più fragile.
Federfarma si affianca agli obiettivi di ANDOS Nazionale, stante che l’attività di prevenzione e screening rientra nelle attività della farmacia dei servizi, compreso l’educazione alla cittadinanza sull’importanza di aderire agli screening oncologici offerti in forma gratuita dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
La recente legge in materia di Semplificazione – ha ricordato Marco Cossolo, presidente di Federfarma – ha riconosciuto e ampliato il ruolo delle farmacie anche nel campo dei test e degli screening al fine di garantire un accesso più agevole e più ampio a prestazioni specifiche, anche in farmacia che si conferma presidio sanitario di prossimità impegnata a garantire l’equità di accesso ai servizi del SSN su tutto il territorio nazionale a tutela della salute pubblica nazionale.


