Via libera da parte della sezione normativa del Consiglio di Stato ai “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio sanitario Nazionale”. Il modello di riforma mira a una rimodulazione dei servizi nella direzione di un’assistenza di prossimità alternativa all’ospedale, accessibile a tutti e pertanto capace di superare le disparità di salute di carattere regionale e locale ancora presenti

La Sezione normativa del Consiglio di Stato ha dato via libera ai “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”. L’innovativo modello organizzativo dell’assistenza territoriale prevede una rimodulazione di servizi e prestazioni affinché le stesse possano essere il più possibile prossime all’utente, fino al suo domicilio.

Questo tipo di assistenza dovrà essere, come delineato dal Consiglio di Stato “funzionale a fornire risposte operativamente efficaci alla necessità di costruire una rete assistenziale territoriale che sia alternativa all’ospedale e che sia accessibile a tutti, contrastando le disparità “di salute” determinate dai livelli di reddito ovvero dall’area geografica di appartenenza e promuovendo un sistema sanitario sostenibile in grado di erogare cure di qualità”.

Gli standard verranno definiti in maniera univoca per tutte le Regioni e dalle stesse dovranno essere rispettati. Il monitoraggio è stato assegnato all’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), chiamata a presentare semestralmente una relazione.

Il ruolo delle farmacie

È ormai noto ai più che le farmacie rappresentano presidi di salute di prossimità per eccellenza, grazie alla loro diffusione e capillarità sul territorio nazionale e ai numerosi servizi aggiuntivi che sono in grado di offrire. Proprio per questo, le stesse avranno un ruolo determinante all’interno del nuovo sistema di cure primarie.

In particolare, le farmacie assicurano servizi e prestazioni sanitarie su base quotidiana alla cittadinanza. All’interno del nuovo framework sarà importante incardinare: la dispensazione del farmaco, la possibilità per i pazienti cronici di usufruire di un servizio di accesso personalizzato ai farmaci, la farmacovigilanza, le attività riservate alle farmacie dalla normativa sulla Farmacia dei Servizi e l’assegnazione delle nuove funzioni tra le quali le vaccinazioni anti-Covid e antinfluenzali, la somministrazione di test diagnostici a tutela della salute pubblica.