Creme

Azione anti-aging per la pelle del viso

AntirugheAvere un aspetto giovanile e una pelle liscia e rosea anche a cinquant’anni, si può. Raggiungere gli effetti desiderati, non è più una chimera. Come? Con adeguati stili di vita, sane ed equilibrate abitudini alimentari e cosmetici mirati

Iniziamo accennando, brevemente, i principali meccanismi che causano l’invecchiamento precoce della pelle. Primo fra tutti, la glicazione delle proteine, risultante dal legame degli zuccheri liberi alle catene amminoacidiche. L’accumulo dei prodotti di glicazione (Advanced Glycosilation End-products o AGEs) è responsabile della ridotta elasticità e della diminuita flessibilità di collagene ed elastina con successiva formazione di rughe. C’è poi la riduzione delle sirtuine, implicate nella riparazione del DNA e nella resistenza a stress ossidativi, e delle Heat Shock Protein (HSP), coinvolte nella protezione delle proteine da aggressioni esterne (raggi UV, infiammazioni, ROS). In genere, le creme anti-età si consigliano a partire dai quarant’anni, ma in certi casi si possono usare anche prima: se la pelle è secca, anelastica, stressata da malattie croniche, sport agonistico, terapie farmacologiche, depressione o risulta segnata dal sole, il cui il danno si accumula nel tempo e sarà maggiore, quanto più la pelle è chiara e prolungate sono state le esposizioni. Vediamo quali sono gli step fondamentali da raggiungere.

Idratare e ripristinare la funzione barriera

Con il passare degli anni, gli strati fosfolopidici della cute si rovinano progressivamente per azione del sole, dei radicali liberi, dei detergenti aggressivi e del turnover endogeno rallentato; il ricambio cellulare infatti rallenta e la pelle viene sostituita meno velocemente da quella nuova. In tal caso, si può intervenire applicando cosmetici arricchiti in molecole antiossidanti di origine vegetale (flavonoidi, antociani, caroteni, picnogenolo o resveratrolo, attivante le sirtuine), vitamine A, C, E o enzimi (SOD), che bloccano l’invecchiamento cutaneo e facilitano la riparazione della pelle. In pratica, gli antiossidanti inattivano i radicali liberi prodotti dall’organismo contro insulti di vario tipo. Rinforzare le capacità protettive di barriera significa conservare l’idratazione ottimale; infatti, la capacità dell’epidermide di trattenere acqua si riduce con gli anni. Se la barriera cutanea è alterata aumenta il passaggio d’acqua, dall’interno verso l’esterno, e di sostanze nocive verso l’interno, che finiscono per danneggiare ancora di più la pelle. L’obiettivo del cosmetico è ridurre la naturale perdita d’acqua verso l’esterno (la perspiratio insensibilis che avviene per termoregolazione), restituire turgore e favorire il microcircolo per agevolare l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti. Con l’occlusione indotta dall’applicazione di una crema, si provoca una macerazione della pelle che ne aumenta l’idratazione, anche se l’effetto dura solo qualche ora. In sintesi, la funzione dell’idratante è quella di assorbire acqua e di riempire parzialmente la cavità della ruga.

Levigare e rassodare

La ruga è particolarmente evidente perché la luce viene intrappolata a livello dei solchi cutanei e l’intensità della componente riflessa risulta inferiore rispetto all’area circostante. Per ridurre le irregolarità cutanee è necessario quindi levigare, migliorare il colorito e attenuare le macchie solari, donando così luminosità alla pelle. Allo scopo si impiegano sostanze esfolianti come gli α-idrossiacidi (AHA, es. acido glicolico), che determinano lo sfaldamento delle lamelle più superficiali dell’epidermide, perciò la pelle, che accelera la produzione di corneociti, appare più liscia e chiara. Nel giovane c’è un equilibrio tra demolizione e ricostruzione dello strato corneo che si perde con il passare degli anni; anche gli enzimi elastasi e collagenasi sono diminuiti così la pelle perde elasticità e diventa frastagliata. La ruga, in definitiva, è un rilassamento del derma provocato dalla rottura delle fibre elastiche o dalla loro aggregazione in maniera disordinata. Sostanze botulino-simili sono peptidi molto piccoli che riescono ad arrivare allo strato vegetativo dell’epidermide o ai fibroblasti. Esse s’interpongono fra i dendriti, bloccando il passaggio dell’impulso ed esercitano perciò un’azione miorilassante; sono necessarie comunque più applicazioni prima di notare l’effetto. Oltre ad agire sulle rughe, perfezionano anche la texture cutanea. Il passaggio successivo è rassodare, ovvero, aumentare il tono e l’elasticità della pelle, ed esercitare un effetto lifting tramite sostanze che formano un film sull’epidermide e la tirano (dal classico albume d’uovo fino alle proteine del pisello, Pisum sativum).

La formulazione

Un cosmetico inadatto può provocare irritazione che è uno dei fattori che favoriscono l’accumulo di radicali e l’invecchiamento precoce. Non sempre la pelle matura necessita di creme untuose; spesso, in menopausa, la cute tira ma la secchezza è in profondità mentre in superficie la quantità di sebo è normale. La formulazione più idonea è l’emulsione, poiché consente di incorporare attivi con caratteristiche idrofile e lipofile, anche se il cliente preferisce texture leggere con skin feel evanescente. In genere, hanno la fase acquosa gelificata, mentre la fase oleosa è costituita da uno o due lipidi principali a tatto leggero (polidecene, esteri o alcoli grassi) ed è arricchita da oli o burri vegetali. Sul mercato sono presentati come sieri per sottolinearne una maggiore concentrazione e funzionalità dei principi attivi. Si impiegano poi sempre più sostanze filler, caratterizzate da elevato potere di trasmissione della luce, sfruttando un fenomeno ottico che consente di ridurre la visibilità della ruga. Pur interessando principalmente i cosmetici decorativi (fondotinta e correttori), i filler sono inseriti anche in prodotti di trattamento, in particolare nelle creme da giorno. Sono polveri impalpabili che riempiono la ruga e rifrangono la luce in modo che venga riflessa in tutte le direzioni all’interno del solco, raggiungendo l’osservatore nello stesso modo di quella proveniente da tutto il viso, così la ruga non si nota. Le caratteristiche di riflessione e di trasmissione dipendono da composizione chimica, forma e dimensioni delle particelle e dalle loro caratteristiche di distribuzione.

Le buone abitudini a tavola

Oltre ad applicare una crema idratante, per mantenere la giusta idratazione è fondamentale avere un occhio di riguardo all’alimentazione. La pelle è costituita dal 70% di acqua ed è per questo che la sua quantità nello strato corneo non deve scendere al di sotto del 10%, altrimenti le cellule iniziano a desquamarsi. L’acqua regola il pH della cute, elimina le scorie e le tossine, lubrifica e idrata i tessuti. Per avere una pelle giovane ed elastica è fondamentale assumere circa due litri di acqua il giorno e introdurre alimenti variamente colorati (arancio, verde e viola) ricchi in vitamine e polifenoli antiossidanti (es. carote, spinaci, barbabietola, arance, mirtilli). Preferire spezie ed erbe aromatiche al sale, il cui uso smodato contribuisce a disidratare ulteriormente la pelle, ed evitare bibite zuccherate o alimenti ricchi in glucosio, a causa della glicazione indotta. Privilegiare alimenti contenenti ω-3 quali salmone, acciughe e noci poiché aiutano a contrastare l’infiammazione e la perdita di lipidi, limitare, invece, oli vegetali ricchi in ω-6 pro-infiammatori. La carne, il pesce e i legumi sono altrettanto importanti per incrementare la produzione di collagene ed elastina. I fitoestrogeni che si trovano in broccoli, soia, cereali integrali e legumi sopperiscono in parte alla fisiologica riduzione degli ormoni che si ha in menopausa. Evitare fumo, inquinamento, alcoolici e bagni di sole o lampade abbronzanti.

Gemma Lunardi

Bibliografia

D’Agostinis G, Trenti R, Manuale del cosmetologo, 375-86, ed. Tecniche Nuove 2007.

Farnetti S, Tutto quello che sai sul cibo è falso, 210-15, ed. BUR Rizzoli 2012.