Acne giovanile

Un’età difficile per la pelle

Acne, scars and keloids in the face of a man.La fitoterapia può contribuire a migliorare lo stato generale: con l’impiego delle piante medicinali si ottengono risultati che, anche se inizialmente possono essere modesti, risultano in seguito obiettivabili, continui e, soprattutto, non iatrogeni

L’acne con le sue “fioriture” rappresenta indubbiamente un problema tipico dell’adolescenza. Dermatosi infiammatoria del follicolo pilosebaceo e del tessuto perifollicolare è caratterizzata dalla comparsa contemporanea o in fasi successive, in particolare al volto e al torace, di comedoni, papule, pustole e/o cisti, con esiti talvolta cicatriziali e appare nel 50-60% dei casi prevalentemente durante l’adolescenza. Eziopatogeneticamente è legata all’interazione di vari fattori (genetici, infettivi, immunologici, ormonali ecc.) che secondo vari studiosi, direttamente o indirettamente possono essere condizionati da stimoli psicobiologici. Gli stimoli emozionali andrebbero infatti ad alterare l’equilibrio del sistema ipotalamo-ipofisi-corteccia surrenale e dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi con la liberazione di ormoni attivi, capaci di stimolare la ghiandola sebacea. Fattori stressogeni esercitano un’importante influenza, per esempio, sullo scatenamento delle crisi (es: studenti che prima degli esami presentano un peggioramento delle lesioni acneiche ecc.). Spesso alcuni adolescenti aggravano l’acne con manipolazioni più o meno intense che possono a volte lasciare lesioni indelebili e inestetiche (acne escoriato) e che andranno ad aggravare lo stato psicologico del soggetto, creando stress e quindi peggiorando la situazione. Anche un’alimentazione ricca in zuccheri e alimenti raffinati, con indice glicemico elevato, può aggravare l’acne in quanto l’aumento dell’insulina determinerebbe una maggior secrezione di ormoni androgeni e quindi di sebo (Smith RN, Mann NJ, et al. 2007). L’acne rappresenta, inoltre, un’affezione ribelle e con ricadute il più delle volte mal controllate dal trattamento terapeutico tradizionale che spesso si limita a un intervento solamente topico.

La fitoterapia può contribuire a migliorare lo stato generale: con l’impiego delle piante medicinali si ottengono risultati che, anche se inizialmente possono essere modesti, risultano in seguito obiettivabili, continui e, soprattutto, non iatrogeni. Il trattamento fitoterapico si baserà inizialmente sul drenaggio degli organi emuntori, in particolare pelle-fegato-reni, favorendone il riequilibrio, e, qualora risulti necessario, su un’azione prettamente sintomatica (anti-infiammatoria e anti-infettiva).

Cynara scolymus, Arctium lappa e Viola tricolor possiedono proprietà diuretiche, diaforetiche e colagoghe tali da giustificare in pieno la fama di piante depurative, in grado cioè di potenziare blandamente la diaforesi, l’attività epatica, la secrezione biliare, la diuresi, il transito intestinale e di regolarizzare la secrezione delle ghiandole sebacee. Nelle dermatiti, e quindi anche in caso di acne, può essere utile attuare per brevi cicli terapeutici (2-3 settimane) la tecnica del drenaggio al fine di aumentare in modo equilibrato le funzioni fisiologiche globali di depurazione dell’organismo e determinare quindi un’azione disintossicante profonda atta a riequilibrare l’omeostasi interna.

La formulazione proposta (vedi sotto: drenaggio cutaneo) rappresenta una “antica” e consolidata formulazione depurativa in grado di manifestare sia un’attività globale sull’organismo sia elettiva sul tessuto cutaneo.

Arctium lappa L.

La bardana manifesta un’azione di stimolo sul rivestimento cutaneo e contemporaneamente di incremento della funzionalità epatica oltre a migliorare la capacità di filtrazione del rene. La radice fresca inoltre contiene alcuni principi dotati di attività antibiotica. Studi in vitro e su cavia hanno segnalato proprietà antiossidanti, antiflogistiche, antibatteriche e confermato l’azione epatoprotettrice della pianta. Alla Bardana vengono riconosciute proprietà ipocolesterolemizzanti e blandamente ipoglicemizzanti. Grazie quindi all’insieme di queste attività il suo impiego risulta essere particolarmente valido nel trattamento dell’acne. La letteratura non segnala effetti secondari e tossici ai dosaggi terapeutici, a meno che non vi sia una particolare sensibilità individuale. Posologia: estratto secco nebulizzato e titolato in inulina min 25% (Farmacopea Francese X):1 cps 1-3 volte al dì; T.M.: 50 gocce, diluite in acqua, tre volte al dì

Viola tricolor L.

La viola del pensiero contiene mucillagini, derivati salicilici ad attività antiinfiammatoria, tracce di saponine e sostanze minerali. I fiori sono ricchi in flavonoidi e antocianosidi, sostanze in grado di migliorare notevolmente la circolazione a livello del microcircolo. Sempre alla presenza di flavonoidi si ascrivono proprietà diuretiche, depurative, emollienti e antipruriginose che rendono la pianta particolarmente valida nel trattamento delle affezioni cutanee ove da sempre viene impiegata sia per via interna che per uso topico (azione sfiammante e antipruriginosa). Particolarmente interessante risulta il suo impiego nel trattamento dell’acne giovanile ove, come scriveva il dottor Leclerc, le papulo-pustole in seguito al suo utilizzo, soprattutto per via esterna, diventano sede di una infiammazione blanda alla quale segue lo svuotamento e la loro scomparsa senza residui cicatriziali. La letteratura non segnala effetti secondari e tossici alle dosi terapeutiche, a meno che non vi sia una particolare sensibilità individuale. Posologia Viola tricolor TM: 50 gocce, diluite in acqua,1-3 volte al dì.

Effettuato il drenaggio, il trattamento può essere proseguito con la stessa formulazione modificando però la posologia: 50 gocce tre volte al dì per almeno due mesi in modo da agire in maniera più netta sul terreno, senza timore a questo punto di provocare un aggravamento.

Il ruolo della gemmoterapia

Si potranno prescrivere Ribes nigrum MG 1DH per l’azione antinfiammatoria cortisonosimile (50 gocce, diluite in acqua, 1 volta al dì, la mattina) associato o ai rimedi fitoterapici consigliati precedentemente o ad altri gemmoderivati in base al quadro da trattare: Juglans regia MG 1DH, per le proprietà eudermiche e antisuppurative (50 gocce, diluite in acqua, 1 volta al dì) e Ulmus campestris MG 1DH per la regolarizzazione della secrezione sebacea e come drenante cutaneo (50 gocce, diluite in acqua, 1 volta al dì). Per l’attività ansiolitica è consigliato Tilia tomentosa MG 1 DH, 20-40 gocce 1-2 volte al dì (vedi riquadro).

Utilizzo topico

A livello locale oltre ad Arctium lappa e Viola tricolor (Crema 2% – 5% – 10%) si segnalano Calendula officinalis L. ad azione decongestionante e lenitiva e l’olio essenziale di Melaleuca alternifolia, conosciuto anche come tea tree oil che manifesta un’azione antibatterica in vitro. Due studi clinici hanno segnalato come un gel contenente 5% di tea tree oil abbia presentato azione analoga a quella di una crema contenente il 5% di perossido di benzoile. L’azione dell’olio essenziale di Melaleuca alternifolia risultava più lenta nel manifestarsi ma con minori effetti collaterali rispetto al medicamento a base di perossido (Enshaieh S, Jooya A, et al. T.2007). La Commissione E della sanità tedesca consiglia i bagni a base di Avena sativa L. (avena) in caso di dermatiti causate da ipersecrezione delle ghiandole sebacee. Questi bagni preparati con farina o paglia di avena, ad azione sfiammante e antipruriginosa, sono consigliati in caso di acne localizzato al dorso, spalle e al petto.

Enrica Campanini

 

Bibliografia

Bassett IB, Pannowitz DL, Barnetson RS. Med J Aust.1990 Oct 15;153(8):455-8.

Brigo B., L’uomo, la fitoterapia, la gemmoterapia, Tecniche Nuove, Milano, 1997; 2°edizione, Milano 2004.

Bruneton J., Pharmacognosie, Ed. Tec&Doc., Paris, 2009.

Campanini E., Manuale pratico di gemmoterapia, Tecniche Nuove, Milano 2005.

Campanini E., Dizionario di Fitoterapia e Piante Medicinali, Tecniche Nuove, Milano, 3°edizione, Milano, 2012.

Enshaieh S, Jooya A, et al. The efficacy of 5% topical tea tree oil gel in mild to moderate acne vulgaris: a randomized, double-blind placebo-controlled study. Indian J Dermatol.

www.farmacovigilanza.org/fitovigilanza/corsi/200511-01.asp

Smith RN, Mann NJ, et al. A low-glycemic-load diet improves symptoms in acne vulgaris patients: a randomized controlled trial. Am J Clin Nutr. 2007 Jul..

Acne (drenaggio cutaneo)

Arctium l.  T.M.
Cynara s.  T.M.
Viola t.   T.M. ana parti
S/ 30 gtt, diluite in acqua, 2 volte al dì per 2-3 settimane

Acne (trattamento)

Arctium l.   TM
Cynara s.   TM
Viola t.   TM ana parti
S/ 50 gtt, diluite in acqua, 3 volte al dì per almeno 2 mesi

Schema terapeutico gemmoterapico

Ribes nigrum MG 1DH: azione antiflogistica

Juglans regia MG 1DH: proprietà eudermiche e antisuppurative

Ulmus campestris MG 1DH: regolarizzazione della secrezione sebacea e drenante cutaneo

Tilia tomentosa MG 1 DH: azione ansiolitica

Bagno di avena

Un modo semplice di preparazione consiste nel riempire un sacchetto di tela con farina di avena e una volta chiuso immergerlo nell’acqua calda del bagno. Può essere impiegata anche la paglia, unendo all’acqua del bagno un infuso ottenuto con 100 g di paglia di avena per litro di acqua bollente.