Nel corso del secondo incontro del Tavolo di lavoro permanente sull’approvvigionamento dei farmaci istituito dal Ministero della Salute, tenutosi lo scorso 18 gennaio 2023, sono intervenute anche le due associazioni italiane in ambito di importazione parallela di specialità medicinali, l’Associazione importatori medicinali Italia (Aim) e l’Associazione titolari di autorizzazioni all’importazione parallela di medicinali dall’Europa (Aip).

Le due associazioni hanno voluto sottolineare il ruolo positivo che può ricoprire l’importanze parallela per arginare il fenomeno della carenza. I medicinali importati sono farmaci autorizzati e regolarmente in commercio in uno Stato dell’UE o dello Spazio economico Europeo, analoghi per produzione e composizione a farmaci già autorizzati in
Italia, con gli stessi effetti terapeutici e profilo di sicurezza, per i quali Aifa autorizza l’importazione in Italia.

Per molti medicinali segnalati come carenti da Aifa esiste già un corrispettivo medicinale di importazione parallela in commercio in Italia, fanno sapere le associazioni. L’importazione parallela, pertanto, potrebbe costituire una forma ulteriori di approvvigionamento.

«Un ruolo ancor più incisivo si potrebbe ottenere attraverso una revisione delle normative e degli strumenti a disposizione degli importatori, spesso di soft-law o ormai superati, come il DM del 29 agosto 1997 – affermano le due associazioni attraverso un comunicato congiunto – Una semplificazione burocratica, una evoluzione della normativa e maggiori strumenti in ambito di “importazione di emergenza”, potrebbero garantire un accesso più rapido dei medicinali di importazione parallela sul mercato nazionale. Solo lavorando sul tema potremo avvicinarci agli altri Paesi Europei in cui l’importazione parallela è giàriuscita a fornire negli anni importanti vantaggi al cittadino e al Ssn».