Rispondendo a due Question Time alla Camera dei Deputati sul tema delle carenze, il Ministro della Salute ha messo in luce il limitato ricorso ai medicinali equivalenti, che sono invece largamente disponibili. Schillaci ha colto l’occasione per ricordare le iniziative messe in campo dal Ministero e da Aifa per prevenire e contrastare le carenze e persottolineare l’importanza della galenica

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci in risposta a due Question Time presentati alla Camera dei Deputati da Ilenia Malvasi del Partito Democratico e Tommaso Foti di Fratelli d’Italia, ha messo in luce che non sempre l’indisponibilità di un medicinale, sottolineata giustamente dagli operatori, possa essere imputata a carenza, quanto a un ricorso, ancora troppo limitato, ai farmaci equivalenti, ampiamente disponibili.

In molti casi le difficoltà di approvvigionamento, ha sottolineato il Ministro, non dipendono dalla carenza di farmaci, quanto piuttosto da un limitato ricorso ai medicinali equivalenti, ampiamente disponibili sul mercato.

Una questione non nuova

Il Ministro ha quindi ricordato che il tema “carenza” non costituisce un argomento di nuova trattazione, ma un fenomeno che ricorre di tanto in tanto. La materia è stata difatti oggetto di specifici interventi normativi, come l’articolo n. 13 del decreto legge 35/2019, e l’articolo n. 34 del decreto legislativo n. 219, del 2006 che, rispettivamente, hanno previsto specifiche misure per evitare o, comunque, contrastare le carenze.

Schillaci ha comunque rimarcato, tra le iniziative del suo Dicastero, l’istituzione del Tavolo permanente sull’approvvigionamento dei farmaci, volto a valutare l’entità del fenomeno e fornire risposte, invitando a parteciparvi non solo i rappresentanti del Ministero della Salute, di Aifa, della filiera produttiva e distributiva del farmaco, ma anche i NAS e i medici di medicina generale.

Le cause delle carenze

Andando ad analizzare le ragioni alla base delle carenze, Schillaci ha ricordato la molteplicità di cause: gli aumenti di costi legati alla situazione internazionale, il picco di domanda per i farmaci stagionali, la concentrazione delle prescrizioni su poche molecole nel trattamento delle malattie di stagione.

Le difficoltà di approvvigionamento hanno interessato soprattutto alcuni medicinali specifici: antinfiammatori, antinfluenzali e antibiotici. In questi casi, la difficile reperibilità non è tanto legata alla carenza, quanto a un ricorso ancora troppo limitato a farmaci equivalenti di cui c’è ampia disponibilità. Per fronteggiare questa situazione «è mia ferma intenzione, tra le altre misure, avviare ogni iniziativa finalizzata a promuovere la prescrizione del principio attivo, in modo da consentire la diversificazione della domanda dei farmaci, ferma restando la proprietà terapeutica del singolo principio attivo ai fini della cura” ha sostenuto il Ministro.

Il ricorso alla galenica

Come ulteriore strumento per contrastare il fenomeno della carenza dei medicinali, ha evidenziato ancora il Ministro, una valida risposta arriva infine dai farmaci galenici, preparati dal farmacista nel laboratorio di una farmacia in grado di rispondere alle esigenze terapeutiche del paziente garantendo la qualità del prodotto.

Tra le iniziative in programma in tal senso, Schillaci ha segnalato la promozione di una mappatura «delle farmacie e delle parafarmacie, nei territori regionali, che offrano servizi ai cittadini di allestimento di determinate formulazioni farmaceutiche galeniche secondo i principi delle già ricordate Norme di Buona Preparazione della Farmacopea Ufficiale e dal DM 18/11/2003, attraverso un sistema di registrazione online, offrendo così ai cittadini informazioni su dove potersi recare per procurarsi preparati galenici alternativi a farmaci carenti o indisponibili».

Le iniziative messe in campo da Aifa

Il Ministro ha infine ricordato anche le iniziative che ha messo in campo Aifa, tra cui l’applicazione per dispositivi mobili AIFA Medicinali, pensata come strumento pratico e immediato per accedere a informazioni e ricevere notifiche in particolare rispetto a categorie per le quali le carenze possano risultare più critiche.

Il sistema italiano di contrasto alle carenze, in ogni caso, è divenuto un punto di riferimento a livello europeo, ha evidenziati il Ministro, tanto che ad Aifa è stata attribuita la guida della “Joint Action on Shortages”, che prenderà avvio il prossimo febbraio, coinvolgendo le istituzioni di 24 Stati membri nella gestione di attività finanziate dall’Unione Europea.