Odontoiatri e farmacisti: la collaborazione interprofessionale può funzionare

odontoiatria pediatrica

Interdisciplinarietà e collaborazione interprofessionale sono stati al centro della XX edizione del Congresso Sioi, Società Italiana Odontoiatria Infantile, che per la prima volta ha dedicato una sessione ai farmacisti, riconoscendone il ruolo di figure sanitarie di riferimento per le famiglie e i neogenitori

Collaborazione interprofessionale

Interdisciplinarietà e collaborazione interprofessionale sono state alla base della XX edizione del congresso Sioi, Società Italiana Odontoiatria Infantile, tenutasi a Milano il 29 e 30 novembre. Come ha commentato il dottor Luigi Paglia, presidente Sioi: “I nostri sforzi sono stati tesi a coinvolgere tutte le figure che ruotano intorno al mondo dell’odontoiatria infantile: pediatri, farmacisti, assistenti di studio odontoiatrico, igienisti e, non ultimo, genitori e caregiver. A loro abbiamo voluto offrire un’informazione specifica, corretta e obiettiva”. Novità del Congresso è stata la sessione dedicata ai pediatri e farmacisti, considerati come figure sanitarie di riferimento per le famiglie e per i neogenitori nella prevenzione e nell’orientamento della patologia infantile.

Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), ha dichiarato: “Quella offertaci dal Congresso, che ha avuto il patrocinio di FOFI, è stata un’opportunità importante per gettare le basi di un confronto proficuo con le società scientifiche espresse dalla nostra professione, come SIFAP (Società Italiana Farmacisti Preparatori), UTIFAR (Unione Tecnica Italiana Farmacisti), SIFAC (Società Italiana Farmacia Clinica). La Federazione ha sempre sostenuto che è indispensabile sviluppare la collaborazione interprofessionale, se vogliamo rispondere alle reali esigenze di salute della popolazione nei differenti percorsi di prevenzione e cura che si devono poi confrontare anche con i differenti modelli organizzativi attuati a livello regionale. Non è un percorso semplice, anche perché negli anni della formazione i diversi professionisti della salute non hanno molte occasioni di ‘lavorare’ insieme. Iniziative come questa sono quindi importanti perché stimolano un confronto e uno scambio di esperienze per affrontare tematiche che richiedono un approccio interdisciplinare, con l’obiettivo ultimo di salvaguardare e migliorare la salute del piccolo paziente e accompagnare la sua famiglia”.

Le preparazioni oromucosali e il ruolo del farmacista preparatore

Il Dott. Marco Fortini, farmacista territoriale e Segretario SIFAP, ha ricordato alla platea del Congresso Sioi come le preparazioni estemporanee rappresentino l’unica possibilità terapeutica in tutti i casi in cui l’industria farmaceutica non è in grado di soddisfare una particolare esigenza prescrittiva, elencando le situazioni nelle quali si rende necessario un medicinale allestito in farmacia:

  • il dosaggio deve essere variato nel tempo o stabilito ad hoc per ogni paziente, in particolare negli anziani e nei bambini, in funzione del peso o della tolleranza individuale;
  • l’instabilità chimica o fisica di un principio attivo non ne consente la realizzazione industriale ed in tal caso è preferibile affidarsi al preparato estemporaneo che viene utilizzato subito dopo l’allestimento;
  • si vuole ridurre il numero e la frequenza delle somministrazioni per aumentare la compliance di pazienti con patologie concomitanti, eventualmente associando principi attivi con azioni terapeutiche diverse o complementari;
  • non è reperibile sul mercato la forma farmaceutica adatta;
  • nell’eventualità di un medicinale (o di un suo dosaggio) orfano;
  • in presenza di allergie o intolleranze ad alcuni eccipienti, ad esempio, quella al lattosio o al glutine;
  • è necessario allestire, anche a partire da medicinali con AIC, preparati sterili che necessitano della personalizzazione della dose o della miscelazione con altri medicinali, come ad esempio sacche di nutrizione parenterale, soluzioni di antiblastici o preparati oncologici, miscele antalgiche per la terapia del dolore, colliri non disponibili in commercio.

Entrando poi nello specifico, Fortini ha affrontato le caratteristiche delle preparazioni oromucosali.  “Sono preparazioni solide, semi-solide o liquide, contenenti una o più sostanze attive, destinate alla somministrazione alla cavità orale e/o alla gola per ottenere un effetto locale o sistemico. Nella loro formulazione, sapore e consistenza sono caratteristiche importanti per migliorare il grado di accettabilità da parte del paziente”. Un elemento importante offerto dalle preparazioni oromucosali riguarda la possibilità di personalizzare la terapia, adattandola alle condizioni di salute e assecondando il gusto del paziente. “Le preparazioni in farmacia possono quindi essere personalizzate modificando dosaggio, gusto, viscosità o volume. Ad esempio, si possono allestire gel oromucosali a pH neutro oppure senza etanolo, per non causare ulteriore irritazione della mucosa”, ha precisato Fortini.

L’impegno di SIFAP

“Dal novembre 2018 SIFAP è stata inserita nell’elenco delle società scientifiche e associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie riconosciute dal Ministero della Salute: un traguardo molto importante ed un riconoscimento del lavoro svolto negli anni a favore dell’allestimento dei medicinali in farmacia”, ha ribadito Fortini, evidenziando anche l’impegno dell’associazione nella formazione professionale del farmacista preparatore, con corsi di aggiornamento sia sulla galenica in generale sia su tematiche più specifiche (allestimento di particolari forme farmaceutiche e controllo di qualità dei preparati). “Un appuntamento importante in quest’ottica è il nostro VII Congresso Nazionale, dal titolo Certificazione SIFAP del Farmacista Preparatore: significato e finalità. Novità normative, tecniche e aspetti pratici, verranno affrontati a Bergamo, venerdì 28 e sabato 29 febbraio 2020; obiettivo principale, l’analisi delle principali opportunità e problematiche della preparazione dei medicinali nelle farmacie. I lavori congressuali si apriranno con una lectio magistralis sulla necessità della terapia personalizzata e sulle esigenze del cittadino; a seguire una tavola rotonda sulle principali novità normative di interesse per il farmacista preparatore”. Il Congresso SIFAP sarà anche l’occasione per conferire le prime Certificazioni SIFAP ai farmacisti che hanno abbracciato il progetto di riconoscimento del farmacista preparatore avviatosi nel precedente congresso.

Il ruolo del farmacista territoriale

Francesco Carlo Gamaleri, consigliere dell’Ordine dei Farmacisti delle Province di Milano, Lodi e Monza Brianza, ha sottolineato come per il farmacista sia utile allinearsi con le altre figure coinvolte nella cura del bambino per trasmettere alle famiglie orientamenti qualificati anche in ambito orto-pedontico: “Ad esempio, le informazioni riguardanti l’eruzione dentale nei primi mesi di vita, possono essere comunicate dal farmacista ai genitori, suggerendo il timing corretto per visita specialistica ondontoiatrica in sintonia con l’orientamento dello specialista. Il colloquio in farmacia può essere preliminarmente rassicurante, grazie anche al rapporto fiduciario che spesso si instaura con la famiglia, costituendo un invito alla prevenzione ed attenzione alla cavità orale”. Il farmacista può fornire utile orientamento anche sull’alimentazione del bambino, sensibilizzando sul pericolo dell’assunzione eccessiva di zuccheri semplici nei cibi di preparazione industriale, che spesso rappresentano elemento favorente l’insorgenza di alcune patologie odontoiatriche, o sui benefici e rischi dell’utilizzo del succhietto. “Inoltre, il farmacista territoriale, grazie alle sue competenze ed in collaborazione con gli specialisti, può raccomandare l’utilizzo del fluoro per via topica (dentifricio) dai 6 mesi di età, piuttosto che l’integrazione con i sali di fluoro per i piccoli pazienti ad alto rischio di carie nelle diverse fasce di età, oppure come effettuare e mantenere nel tempo la corretta igiene dentale”.