Come garantire la sicurezza nella lotta contro le zanzare

L’estate è iniziata, e con essa l’inevitabile lotta contro le zanzare che animano le calde serate all’aria aperta. Una lotta che vede spesso il ricorso a varie sostanze insetto-repellenti, utilizzate per applicazioni sulla pelle o mediante diffusione nell’ambiente.

L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato una serie di consigli per garantire la massima sicurezza per la persona nella lotta contro le zanzare. “I cittadini dovrebbero evitare di esporsi alle punture d’insetti, innanzitutto attraverso l’adozione delle cosiddette misure profilattiche-comportamentali comunemente indicate in questi casi”, è, infatti, il consiglio di Roberto Romi, ricercatore del dipartimento Malattie infettive dell’ISS.

Prevenire prima di curare

La misura di sicurezza più efficace prevede che le zanzare rimangano fuori dalle nostre case: sì, quindi, alle zanzariere da applicare alle finestre o all’uso di un impianto di condizionamento, che dovrebbe essere regolato a una temperatura relativamente bassa (22°C), alla quale i noiosi insetti diventano meno attivi.

E se proprio vogliamo passare una bella serata all’aperto, anche solo sul terrazzo di casa, è importante indossare sempre abbigliamento con le maniche lunghe, calze e pantaloni lunghi. Molto diffuso in questi casi è anche il ricorso ai classici zampironi o altri prodotti a combustione (come per esempio le candele alla citronella) che però sono efficaci in aree di dimensione limitata. Il loro uso è consentito solo all’aperto, sia per il pericolo rappresentato dalla fiamma stessa sia per quello derivante dai fumi tossici che possono scaturire dalla combustione.

All’interno delle abitazioni si possono usare i fornelletti a piastrina o gli elettroemanatori a ricarica liquida, che emanano vapori nell’ambiente. In questi casi bisogna sempre ricordare di garantire un piccolo ricircolo d’aria nell’ambiente per evitare effetti irritanti. Le finestre devono essere sempre lasciate aperte e il dispositivo va acceso circa mezz’ora prima della necessità. Si tratta di prodotti classificati come biocidi, che quindi sottostanno a regole e controlli ben precisi da parte delle autorità sanitarie. Il loro uso conforme alle indicazioni presenta una bassa tossicità e una breve persistenza nell’ambiente.

I prodotti insetto-repellenti per la pelle

Una particolare accortezza va usata nell’applicazione sulla pelle di sostanze insetto-repellenti, che andrebbero utilizzare solo in caso di effettiva necessità. Per legge la concentrazione del principio attivo deve essere riportata in etichetta; si tratta in genere di icaridina (KBR), di dietiltoluamide (DEET) e di altre molecole di sintesi come il Citrodiol (o PMC) e l’IR3535 (o AMP).

Le sostanze insetto-repellenti di sintesi sono sotto il controllo del ministero della Salute, ai sensi del Regolamento UE n.528/2012 (PT18, PT19) sui biocidi. In Italia è di norma sufficiente utilizzare i prodotti con concentrazione minore (fino al 20%), mentre le concentrazioni più elevate (30% o più) sono indicate solo per i viaggi in zone a rischio di contrarre malattie trasmesse da zanzare infette.

Gli insetto-repellenti non vanno mai usati insieme alle creme solari e idratanti con schermo anti UV, perché queste possono aumentare l’assorbimento del principio attivo (e quindi diminuirne l’evaporazione). È anche bene evitare l’applicazione su tagli, pelle irritata o su una precedente puntura di zanzara perché la pelle può infiammarsi maggiormente e il principio attivo può essere assorbito in quantità maggiori. Bisogna sempre lavare le mani dopo l’applicazione.

Le cautele per i più piccoli

Particolare attenzione, infine, va posta nel caso di utilizzo di insetto-repellenti topici sui bambini, ricordando che sotto i 12 anni d’età è bene che questi prodotti siamo spalmati da un adulto, e non usati direttamente dai bambini per evitare che entrino accidentalmente a contatto con gli occhi o con la bocca. L’Istituto superiore di sanità fornisce le seguenti linee di comportamento:

  • sotto ai 2 anni di età: non utilizzare alcun tipo di prodotto insetto-repellente (anche se a base di estratti naturali). Optare per barriere meccaniche come un velo di tulle a maglie strette da mettere ben teso sulla culla e sul passeggino
  • dai 2 ai 12 anni: Se necessario usare esclusivamente prodotti con concentrazione di principio attivo minore/uguale al 10% e non superare le due applicazioni nelle 24 ore
  • dai 12 anni in su, alle latitudini italiane sono sufficienti i prodotti inferiori al 20% di principio attivo, che proteggono anche fino a sei ore. Non c’è quindi necessità di applicarli più volte.
  • In gravidanza e allattamento è meglio non applicare prodotti a base di DEET e KBR mentre il citrodiol può essere utilizzato non più di una volta al giorno e a concentrazioni inferiori/uguali al 20%.