Conasfa: la partecipazione alla Giornata del Personale Sanitario in rappresentanza della categoria dei dipendenti

In occasione della terza “Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato”, istituita nel 2020 (legge n. 155), il 20 febbraio si è tenuta una mattinata di celebrazione del lavoro di tutti gli operatori del settore nell’Aula Magna della Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, a Roma, in presenza di più di mille persone. Angela Noferi, presidente di Conasfa (Associazione nazionale professionale farmacisti non titolari), ha partecipato con piacere, soddisfatta che sia arrivato, forse per la prima volta, un invito specifico a rappresentare la categoria dei farmacisti dipendenti quali operatori sanitari.

Un tributo alle professioni sanitarie

«C’eravamo davvero tutti – ci ha raccontato Noferi – medici territoriali e ospedalieri, Mmg e specialisti, farmacisti, infermieri, fisioterapisti, psicologi, ostetriche, veterinari, tecnici di laboratorio, radiologi, biologi. Tutte le categorie con i propri presidenti hanno espresso pareri sulla situazione passata, presente e sui progetti per il futuro, per contenere quella fuga dalla professione che spesso è dovuta a insufficienti remunerazione e tutele delle professioni.

Si è trattato di un’importante giornata per ricordare e per unire tutti le professioni sanitarie. Un tributo di riconoscenza per il settore, per chi ogni giorno si impegna per la salute e il benessere di tutti, compresi i farmacisti collaboratori, ripercorrendo la cronaca e l’analisi degli eventi recenti. Una vittoria che fa piacere e che ha suscitato in noi orgoglio e commozione, anche ricordando il sacrificio umano che la pandemia ha provocato nelle nostre professioni».

Le richieste alle Istituzioni

L’evento è stato organizzato da tutte le Federazioni e i Consigli Nazionali delle Professioni sanitarie e sociosanitarie, coinvolgendo il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e altre Autorità di riferimento del settore sanitario che erano in sala.

«È stato un incontro importante a livello di presenze istituzionali e una bella occasione di confronto tra colleghi delle varie categorie professionali sanitarie. I vari presidenti non hanno mancato di chiedere ai politici presenti che le professioni sanitarie siano la priorità del Ssn e che vengano riconosciute e gratificate da contratti giusti e adeguati, migliorando le condizioni di lavoro. Gli uomini e le donne che ne fanno parte e che operano al suo interno ogni giorno sono il cuore pulsante indispensabile alla sua sopravvivenza e base dell’efficienza. Senza il loro lavoro il Sistema sanitario nazionale è destinato a implodere, a svuotarsi, a scomparire. Alla parola “professione” è stato dato il giusto risalto in tutti gli interventi dei politici che hanno preso la parola.

Da qualche anno Conasfa chiede unione, sinergia, squadra attraverso tutti i suoi comunicati stampa. Riteniamo che un sistema così articolato e complesso si basi sull’integrazione e sincronizzazione di tutti gli elementi che lo compongono. Sembra proprio che, finalmente, lo creda anche tutto il Ssn» conclude Noferi.