Federfarma Servizi, appuntamento a Cosmofarma per parlare di reti e cooperazione

A Cosmofarma Fedefarma Servizi ribadisce l’importanza del ruolo delle reti di farmacie. L’appuntamento è sabato 6 maggio alle 16.30 all’incontro “Autonomia imprenditoriale e sistema evoluto di rete”

“La rete della salute” è lo slogan con il quale Federfarma Servizi svilupperà la sua sessione a Bologna in occasione di Cosmofarma. L’appuntamento è previsto per sabato 6 maggio 2017 ore 16.30 (Sala Madrigale Pad. 36 – 1° piano). “In un momento di importanti riflessioni per la distribuzione farmaceutica e di imminenti scelte per la farmacia italiana, intendiamo confermare la priorità di azione delle nostre aziende: garantire che la farmacia resti libera e indipendente”, sostiene Antonello Mirone, presidente Federfarma Servizi. “L’unico modo per riuscirci è credere nel ruolo centrale che le reti di farmacie possono svolgere rispetto alle catene e a chi intende spostare la chiave di volta del ‘sistema salute’ sul Capitale. E’ grazie alle reti che la farmacia e il farmacista continuano a svolgere la loro funzione di player del Servizio Sanitario pubblico, piuttosto che diventare semplici payer di un Sistema Sanitario privato”.

Antonello Mirone

Federfarma Servizi da sempre considera il sistema di rete tra farmacie l’unico in grado di competere con la rete di proprietà del grande Capitale. “Volendo riconoscere la dovuta centralità all’assistenza sanitaria che la collettività richiede ogni giorno ai nostri banchi, le reti virtuali tra farmacie rappresentano l’unico strumento per continuare a essere attori protagonisti nella dispensazione di salute e per non diventare semplici spettatori di logiche economiche- commerciali, come qualcuno vorrebbe”, aggiunge Mirone.

All’incontro di Federfarma Servizi interverranno Erika Mallarini, Giorgio Cenciarelli, Marcello Tarabusi e Giovanni Trombetta per presentare un modello evoluto di rete delle farmacie. “In Inghilterra, dove sono consentite le catene e la proprietà della farmacia non è esclusiva di farmacisti, le farmacie in rete sono il 65%”, ha detto Mallarini. “In Francia e in Germania, dove la proprietà resta in capo a farmacisti o società di farmacisti e non sono consentite catene, le reti sono rispettivamente il 79% e l’85%. Non ci si aggrega in rete solo per competere con il capitale e nemmeno solo per “comprare meglio” come avviene in altri settori del retail. In Italia, come nel resto dell’Europa, la spinta all’aggregazione investe tutta la sanità: dentisti, ambulatori, ospedali e cliniche veterinarie. Gli obiettivi comuni alle reti sono due: garantire standard professionali ed erogare prestazioni complesse da un lato, gestire accordi con il mondo assicurativo dall’altro. La sfida non è solo commerciale o di difesa perché l’aggregazione è essenziale per la farmacia per poter gestire il farmaco innovativo, fare concretamente pharmaceutical care e sviluppare convenzioni con i nuovi terzi paganti, ovvero per garantire il futuro”.

“La sessione di sabato sarà una approfondita riflessione sul fondamentale ruolo storico della cooperazione, oggi messa di fronte ad un bivio dalle trasformazioni in atto e alla ricerca di una funzione propulsiva del cambiamento”, aggiunge Marcello Tarabusi. “Per questo parleremo di errori storici, scenari plausibili e scelte strategiche sostenibili”.