Seguendo le raccomandazioni dell’Ema e dell’Ecdc, sono state autorizzate dal Ministero della Salute le quarte dosi di vaccino anti-Covid per gli over 60 e i fragili. Immediata e consistente la richiesta di vaccinazione in farmacia, a conferma della fiducia riposta nei farmacisti di comunità

A seguito della nota della European medicine agency (Ema) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) dello scorso 11 luglio, è arrivata anche nel nostro Paese l’autorizzazione alla seconda dose di richiamo del vaccino anti-Covid per tutti gli over 60 e tutti i pazienti (over 12) ad elevata fragilità riconosciuti tali nel corso della precedente campagna vaccinale.

Il Ministero della Salute ha inviato la Circolare “Estensione della platea vaccinale destinataria della seconda dose di richiamo (second booster) nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19” con la quale raccomanda la seconda dose booster a tutti gli over 60 e a tutti i pazienti che per patologie concomitanti o preesistenti erano già stati considerati a elevata fragilità nella precedente campagna vaccinale.

Al momento nessuna indicazione per gli under 60 in assenza di prove a favore di una seconda dose booster. L’inoculazione deve avvenire ad almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).

L’arrivo di due nuovi vaccini

In previsione di una ipotetica nuova ondata autunnale, potrebbero arrivare due nuovi vaccini adattati proprio alla variante Omicron. «Stiamo lavorando per una possibile approvazione di vaccini adattati a settembreha sostenuto Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema – invitando le autorità sanitarie a pianificare ulteriori richiami autunnali e invernali per le persone a più alto rischio di malattie gravi, combinando, ove possibile, le vaccinazioni contro il Covid-19 con quelle contro linfluenza».

Le farmacie in prima linea 

All’annuncio dell’ampliamento della platea del secondo booster anti-Covid, le farmacie, dal canto loro, hanno registrato una enorme richiesta di vaccinazioni. Si tratta di un grande riconoscimento per farmacie e farmacisti, in prima linea e al fianco dei cittadini dall’esordio di Covid-19.

«È un segnale molto positivo per il Paese e un enorme successo per la professione. La fiducia riposta nei farmacisti di comunità, oggi uno dei pilastri della vaccinazione, è un’ulteriore sottolineatura del ruolo svolto durante la pandemia e del contributo fondamentale che i farmacisti possono dare alla campagna vaccinale in questa fase di incremento esponenziale dei contagi – ha dichiarato Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) – I farmacisti di comunità sono pronti a dare il massimo contributo per rilanciare la campagna vaccinale e rispondere alle richieste dei cittadini. Nellattuale quadro epidemiologico, la vaccinazione è fondamentale non soltanto per difendere le persone più vulnerabili dai rischi associati all’infezione da Sars-CoV-2, ma anche per proteggere il servizio sanitario dalla pressione sulle strutture ospedaliere che può compromettere l’erogazione delle cure a beneficio di tutti i cittadini».