In occasione della Giornata Mondiale del Cuore che si celebra il 29 settembre, al via una campagna informativa/educativa per aiutare i pazienti ad alto rischio a comprendere l’importanza della prevenzione secondaria a lungo termine (a vita!) per prevenire ulteriori eventi cardiovascolari acuti che potrebbero seguire a quello che già hanno avuto.
Essenziale seguire in modo corretto il percorso di cura così come prescritto, tra farmaci, alimentazione, esercizio fisico e stili di vita. Importante evitare il fumo e mantenere i valori di colesterolo e profilo lipidico sotto controllo per sempre.
La campagna, infatti, prevede controlli gratuiti del colesterolo LDL e consulti con specialisti cardiologi che partono dal Policlinico di Milano e proseguiranno in altre Regioni della penisola con iniziative su tutto il territorio.
Testimonial d’eccezione il campione olimpionico di canoa Antonio Rossi, che è stato sorpreso a 52 anni da un attacco di cuore e ha dovuto imparare a scendere a patti con la nuova condizione di paziente, abbandonando la percezione di invincibilità tipica dello sportivo di successo e capendo, dopo alcuni errori di valutazione da lui stesso ammessi, l’importanza della gestione dei rischi attraverso la prevenzione secondaria.
In Italia le patologie che coinvolgono il sistema cardiocircolatorio causano oltre 220.000 decessi ogni anno e le malattie cardiovascolari costituiscono ancora la prima causa di morte nell’adulto anche se vengono temute meno, per esempio, dei tumori, soprattutto dalle donne. Per questo motivo è carente, spesso, anche la prevenzione primaria, che parte da accorgimenti semplici come la misurazione periodica della pressione arteriosa e il controllo del profilo lipidico, appunto.
La scelta di usare il termine Quore, scritto con la Q, è intenzionale. Con questa diversità si fa riferimento a un Quore debole, trascurato e in pericolo rispetto a un Cuore di cui ci si prende cura, minimizzando i rischi grazie alle numerose terapie disponibili.
Assolutamente fondamentale è l’aderenza alle terapie a tempo indeterminato, ancora molto bassa perfino nei pazienti che hanno già sofferto di un evento acuto e che, dopo un periodo iniziale di spavento, preferiscono spesso dimenticarlo abbandonando i farmaci e le attenzioni agli stili di vita.
«Molti continuano inspiegabilmente a fumare» racconta Stefano Carugo, Direttore del Dipartimento Area Cardio-Toraco Vascolare del Policlinico di Milano. «Le innovazioni disponibili permettono ora di prevenire circa l’80% degli eventi cardiovascolari ed è fondamentale promuovere iniziative come queste, in cui i centri cardiologici implementano percorsi strutturati e personalizzati, per garantire una salute cardiovascolare ottimale e per ridurre il rischio di eventi avversi. Passare quindi da un “quore” debole a un “cuore” controllato», sottolinea Carugo.
«Mantenere i livelli di LDL entro i limiti raccomandati abbassandoli in modo importante è essenziale per ridurre il rischio di recidive e complicanze» spiega Alberico Catapano, Presidente SISA (Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi). «Inoltre, i controlli rigorosi e costanti di questi parametri permettono di adattare tempestivamente le terapie, migliorando quindi la prognosi e la qualità di vita dei pazienti» aggiunge.
Il farmacista è un anello importante della catena di supporto al paziente e può stimolarlo a mantenere nel tempo con attenzione la prevenzione secondaria, incoraggiando i comportamenti utili e il rispetto delle scadenze delle verifiche periodiche sui valori di monitoraggio e sull’andamento del piano terapeutico. Inoltre, può proporre l’esecuzione di alcuni controlli direttamente in farmacia (colesterolo LDL, pressione, glicemia)
«Questa campagna rappresenta perfettamente l’impegno costante di Novartis nel fronteggiare le sfide più complesse nel campo delle malattie cardiovascolari. Da oltre 40 anni continuiamo a mettere la scienza e le tecnologie più avanzate al servizio della salute, sviluppando nuove soluzioni terapeutiche per le patologie cardiovascolari» commenta Paola Coco, CSO & Medical Affairs Head, Novartis Italia.
«Il nostro impegno continua nella prevenzione secondaria, offrendo il supporto e le risorse necessarie per affrontare le sfide che seguono un evento cardiaco. Insieme a professionisti sanitari, Istituzioni e Associazioni pazienti, vogliamo aiutare le persone a vivere una vita più lunga e sana, garantendo che nessun cuore smetta di battere prematuramente» conclude Coco.
La campagna Novartis è patrocinata dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (AISC) e dalla Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC).
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