Decreto regolamenta l’uso delle buste degradabili e compostabili

Con il decreto interministeriale del 18 marzo 2013, pubblicato in GU del 27 marzo 2013, l’Italia fa un ulteriore passo avanti nella direzione, sostenuta dall’Europa, in materia di riduzione dell’inquinamento determinato dalla diffusione  della plastica e dell’emissioni di anidride carbonica proveniente dai processi industriali.

Con l’individuazione delle caratteristiche tecniche dei sacchi per l’asporto delle merci, i ministri Corrado Passera (Sviluppo economico) e Corrado Clini (Ambiente) hanno voluto dare un’ulteriore spinta all’utilizzo dei sacchetti ecofriendly e  favorire la conversione delle aziende produttrici di sacchetti monouso.

Il decreto, che è sottoposto a procedura di  comunicazione ai sensi della Direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, definisce le categorie di “sacchi per l’asporto delle merci” sia destinati all’uso alimentare sia no e la loro commercializzazione. Nel dettaglio, il decreto specifica tutti i tipi di sacchetti che possono essere utilizzati. Tra questi rientrano quelli monouso biodegradabili e compostabili, conformi alla norma armonizzata Uni En 13432 del 2002 e quelli composti da polimeri indicando alcune specifiche tecniche come lo spessore. Inoltre, i consumatori devono essere informati sull’idoneità dei sacchi per l’asporto delle merci attraverso una dicitura, riportata sia nei monouso sia nei riutilizzabili. Restano valide le sanzioni già previste dal decreto legge del gennaio 2012, convertito in legge il 24 marzo.