L’Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza Farmacisti (Enpaf) ha annunciato una nuova iniziativa rivolta ai suoi iscritti per sostenere la genitorialità. A partire dal 16 settembre, l’Enpaf metterà a disposizione un fondo di 600.000 euro per supportare i farmacisti iscritti, in occasione della nascita o dell’adozione di un figlio.
Le caratteristiche
Il contributo, dal valore di 1.000 euro, potrà salire a 1.500 euro in caso di parti gemellari o adozioni/affidamenti preadottivi plurimi. Questa iniziativa si rivolge sia alle donne che agli uomini iscritti all’Enpaf, purché esercitino la professione e siano in regola con i contributi da almeno cinque anni. Inoltre, per accedere al contributo è necessario presentare un’attestazione ISEE che non superi i 30.000 euro e un patrimonio mobiliare inferiore a 40.000 euro, parametri fissati per garantire che il sostegno raggiunga le famiglie che ne hanno più bisogno.
Gli iscritti potranno presentare la domanda entro 180 giorni dalla nascita del bambino o dall’ingresso del minore adottato o affidato in famiglia. Questa ampia finestra temporale consente ai neo-genitori di organizzarsi con calma e gestire le necessarie pratiche burocratiche.
Un ulteriore aspetto positivo del contributo è la sua cumulabilità con altri aiuti economici a sostegno della maternità, consentendo ai beneficiari di accedere a più forme di supporto senza alcuna esclusione. Inoltre, le somme erogate sono esenti da tassazione, assicurando che il beneficio sia interamente a disposizione delle famiglie.
Fronte unito
Emilio Croce, Presidente dell’Enpaf, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa in quanto questo contributo rappresenta un passo concreto nel sostegno alla natalità e alla famiglia, in linea con le politiche nazionali e gli sforzi del governo per contrastare il calo demografico: «Come Enpaf siamo consapevoli dell’importanza di allineare le nostre politiche di welfare con quelle nazionali».
Croce ha, inoltre, ricordato che le domande verranno esaminate in ordine cronologico e accolte nei limiti dello stanziamento disponibile.