L’estate rappresenta il momento preferito dell’anno per molti bambini. La chiusura delle scuole, le giornate più lunghe e l’assenza di una routine rigidamente scandita sono sinonimo di libertà, giochi all’aperto e qualche bagno al mare. Eppure, le estati sempre più bollenti, impongono un’attenzione maggiore per proteggere i più piccoli da rischi di malore.

Accanto a servizi pubblici come il numero 1500 attivato dal Ministero della Salute, il pediatra e il farmacista territoriale rappresentano le figure cardine cui rivolgersi per la salute dei più piccoli. Con il dottor Osama Al Jamal, Segretario Nazionale della Tesoreria FIMP – Federazione italiana Medici Pediatri e Segretario Regionale SIP – Società Italiana di Pediatria e con il dottor Francesco Carlo Gamaleri, farmacista territoriale, ma ancor prima pediatra, componente del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Farmacisti delle Province di Milano, Lodi, Monza e Brianza e Direttore Scientifico di Tema Farmacia News, abbiamo approfondito il tema per redigere un vademecum per un’estate in salute.

La voce del pediatra

I bambini e gli anziani sono le fasce più esposte e fragili della popolazione. Per questo è importante applicare poche ma essenziali regole per assicurare loro buona salute.

«Innanzitutto bisogna evitare un’esposizione diretta al sole nelle aree centrali della giornata. Questo vale ovviamente per tutti e non soltanto per i più piccoli, ed è importante ricordare che lo stesso si applica anche se si è al mare, perché anche in acqua si è esposti ai raggi solari» ha sottolineato il dottor Al Jamal.

Via libera dunque a giochi sull’arenile e bagni, mai nelle ore più calde. «È poi importante utilizzare una adeguata protezione solare per evitare scottature, indossare abiti comodi, chiari, in fibre naturali, evitando tessuti sintetici o fibre contenenti plastiche» ha suggerito.

Osama Al Jamal, Segretario Nazionale della Tesoreria FIMP – Federazione italiana Medici Pediatri e Segretario Regionale SIP

«È quindi essenziale far idratare i bambini il più possibile, offrendo loro da bere con frequenza: acqua e non bevande gassate o succhi zuccherati che possono avere effetti negativi sulla loro salute. A tavola infine, prediligere un’alimentazione ricca di frutta e verdura. Non si tratta dunque di consigli medici veri e propri quanto più di pratiche di buon senso importanti per trascorrere un’estate in salute con i più piccoli. Le temperature anomale di queste settimane, con caldo e umidità eccessivi, richiedono un’attenzione particolare imponendo in particolare un’alimentazione adeguata e un corretto apporto di liquidi» ha concluso il dottor Al Jamal.

La voce del farmacista

Quello delle ondate di calore, delle temperature roventi e dei disagi che si portano dietro è un problema che coinvolge anche le farmacie, primi presidi sul territorio per qualunque cittadino. «Il primo suggerimento, in qualsiasi contesto, è quello di osservare i bambini che, in particolare nelle fasce di età più precoci, sono soggetti a passaggi repentini dallo stato di benessere a quello di malessere, dovuti all’alimentazione piuttosto che agli sbalzi di temperatura» ha sottolineato il dottor Gamaleri, pediatra ancor prima che farmacista.

In particolare in estate, la legittima voglia di giocare può avere la meglio sulla merenda, sul bere e su altre attività essenziali a garantire il benessere dei più piccoli. «È dunque molto importante osservare il bambino con attenzione, stando attenti a cogliere eventuali segnali di disagio – soprattutto in un momento storico in cui i device tecnologici assorbono gran parte dell’attenzione – e mantenendo una forte relazione, essenziale anche per garantire il rispetto di poche semplici regole».

Francesco Carlo Gamaleri, consigliere Ordine Farmacisti Milano, Lodi, Monza Brianza

Per il farmacista, è poi importante «insegnare con l’esempio, partendo dalla tavola, con un’attenzione particolare a frutta, verdura e ad una buona idratazione. Si tratta di indicazioni valide tutto l’anno, ancor più importanti nel periodo estivo. Per quanto riguarda le regole giornaliere per un’estate in spiaggia, ci allineiamo a quel che insegnano i pediatri e le buone pratiche della Società Italiana di Pediatria – SIP» ha sottolineato il Dottor Gamaleri, enfatizzando la necessità di un allineamento nelle indicazioni tra i diversi professionisti sanitari.

Le buone pratiche in spiaggia

Per l’utilizzo delle creme solari, sotto i 6 mesi è necessario fare molta attenzione: la pelle è molto delicata e sottile e la crema rischia di alterare la termoregolazione del bambino e quindi la sua capacità di dissipare il calore. Via libera invece alla protezione solare dai 6 mesi in poi. Per i più piccoli meglio prediligere creme ed emulsioni fluide, evitando gli erogatori spray.

Attenzione a grandi e piccini alle aree poco esposte – pieghe del gomito, ginocchio, ascelle, collo, area dietro le orecchie, piedi e caviglie – dove la pelle è più delicata e rischia di infiammarsi facilmente, ricordando inoltre che è possibile scottarsi anche stando all’ombra con il riverbero degli specchi d’acqua.

Al mare attenzione alle otiti irritative, causate da qualche granello di sabbia. È sempre bene fare qualche lavaggio con la fisiologica. È inoltre importante il cambio costume per non far macerare la pelle perché infezioni da candida alle pieghe e dermatiti sono sempre in agguato.

Per lavarsi, preferire detergenti lenitivi poco schiumogeni e idratanti.

Attenzione agli eritemi solari nel bambino che nelle decadi successive sono forieri di lesioni dermatologiche.

Le creme protettive vanno scelte con attenzione e consumate nella stagione. «Nella stagione successiva gli acidi grassi e le basi lipidiche che fanno da veicolo al solare rischiano di irrancidire e possono favorire l’insorgenza di dermatiti. Inoltre, se i solari rimangono vuol dire che non sono stati usati in modo adeguato: vanno applicati almeno ogni due ore, mezz’ora prima del bagno anche se sono water resistant. Attenzione agli sbalzi di temperatura, anche per il bagno dopo il pasto. Nel caso di uno snack leggero non c’è più un’indicazione ad attendere molto a lungo come un tempo; il pericolo è però connesso allo sbalzo di temperatura. Evitare quindi entrate brusche in favore di un ingresso in acqua più soft e graduale. Infine, in caso di passeggiate, indossare indumenti leggeri, comodi, di colori chiari e in fibre naturali, ricordare il cappellino e mai muoversi senza liquidi – da somministrare poco per volta e spesso» ha concluso il Dottor Gamaleri.

I 5 punti chiave

  1. Osservare il bambino
  2. Evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata
  3. Indossare abiti comodi, chiari, in fibre naturali
  4. A tavola prediligere frutta e verdura e mantenere un’adeguata idratazione
  5. Utilizzare la protezione solare più adeguata in base all’età del piccolo