Il diabete viene identificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS, una priorità globale per tutti i sistemi sanitari poiché la sua prevalenza è in continua crescita in tutto il mondo, in particolare nei paesi a basso e medio reddito.

A livello globale, la stima è di oltre 530 milioni di adulti con diabete, destinati a toccare i 640 milioni entro il 2030. A livello europeo, la patologia interessa circa 60 milioni di soggetti.

Diabete, stili di vita e complicanze

A crescere è in particolare il diabete tipo 2, che rappresenta circa il 90% dei casi, fortemente legato all’eccesso ponderale, associato a stili vita poco salutari e cattiva alimentazione. Gli italiani affetti da diabete tipo 2 sono circa 4 milioni, anche se esiste un ‘sommerso’ di non diagnosticati che potrebbe innalzare questo valore a 5,5 milioni.

Le persone affette da diabete presentano un rischio elevato di complicanze, sia macro-vascolari –malattie cerebro e cardio-vascolari – sia micro-vascolari – la retinopatia diabetica rappresenta la maggiore causa di cecità tra gli adulti e la nefropatia diabetica è la principale causa di insufficienza renale cronica e dialisi.

I numeri del diabete in Italia

La prevalenza di malattia nel 2021, stando ai dati Istat, era pari al 6,3% della popolazione. Un dato che aumentava al crescere dell’età fino a un valore del 21% registrato tra coloro di età pari o superiore a 75 anni. La prevalenza risultava mediamente più bassa nelle Regioni del Nord-ovest (5,6%), del Nord-est (5,4%) e del Centro (5,9%), rispetto a quelle del Sud (7,9%) e delle Isole (7,2%). In considerazione della stretta correlazione tra diabete e sovrappeso e obesità, la situazione italiana risultava preoccupante.

Cattive abitudini e rischi, anche tra i più giovani

Rispetto al 2021, l’Istat attestava infatti un 36,1% di soggetti sovrappeso e un 11,5% di soggetti con obesità, in entrambi i casi mostrando una prevalenza maschile. Un problema questo che non si limitava ai senior, andando ad interessare anche i target più giovani.

E’ ormai noto, tuttavia, che un bambino o un adolescente in sovrappeso o obeso è più esposto a sviluppare patologie metaboliche, tra cui il diabete, in età adulta. In tal senso, i dati dell’Osservatorio Okkio alla Salute, istituito presso l’ISS, mostrano una leggera diminuzione quanto a sovrappeso e obesità tra i bambini e gli adolescenti nel tempo, anche se rimangono evidenti le differenze regionali. Inoltre, anche a fronte di un ridotto consumo di zuccheri e bevande gassate, resta fermo uno stile di vita poco attivo, eccessivamente sedentario.

L’uso di farmaci per il diabete

A tale riguardo, la relazione evidenzia che l’Osservatorio OsMed di AIFA ha messo in luce un leggero incremento nel consumo di farmaci per il diabete nel corso del periodo 2014‐ 2021, passato da 61,8 a 65,1 dosi giornaliere ogni mille abitanti, con una variazione media annuale dello 0,7%.E’, inoltre, aumentato il costo medio giornaliero per la terapia di circa il 5,1% annuo.

Questo – si legge nel rapporto – è imputabile ad “un utilizzo sempre maggiore di farmaci ad alto costo quali ad esempio gli analoghi del GLP‐ 1, le gliptine e le glifozine. Nel 2021, si registra un ulteriore aumento della spesa e dei consumi per gli analoghi del recettore GLP‐1 (rispettivamente +53,3% e +35,6%); gli ipoglicemizzanti orali in associazione fanno registrare una crescita della spesa (+13,8%), nonostante una contrazione dei consumi (‐9,4%), uno spostamento delle prescrizioni verso specialità più costose (effetto mix: +24,7%) e un aumento del costo medio per giornata di terapia (+25,6%), probabilmente dovuto all’aumento delle prescrizioni delle associazioni fisse delle glifozine con gli inibitori della dipeptidil‐peptidasi IV. L’insulina nel complesso costituisce la spesa più importante per il trattamento del diabete.

Tuttavia, sebbene gli analoghi rapidi e lenti dell’insulina rappresentino la seconda e la terza classe di farmaci a maggior spesa pro capite nel 2021, essi fanno rilevare una lieve riduzione dei consumi a fronte di una maggiore contrazione della spesa rispetto all’anno precedente, verosimilmente per effetto della riduzione dei costi di alcune insuline (soprattutto basali, insulina glargine e degludec)”.

Strategie, azioni, gestione della patologia

Il documento ministeriale si concentra, quindi, sulle strategie messe in campo per combattere il diabete negli ultimi anni: dal Piano sulla malattia diabetica del 2012, al Programma Guadagnare Salute e quindi i Pian i Nazionali prevenzione, Piano Nazionale Cronicità…

Infine, il documento affronta la gestione della patologia, evidenziando come diagnosi precoce e adeguata della patologia da parte del team diabetologico e del paziente stesso consentono di prevenire o ritardare la sua progressione e le ralative complicanze. “La legge n. 115 del 1987 ha previsto l’accentramento dell’assistenza diabetologica nei Servizi di Diabetologia (SD). Grazie a tale norma, in Italia è presente una rete di SD unica al mondo per capillarità di diffusione e organizzazione. Nel nostro Paese esiste infatti una rete di strutture specialistiche su tutto il territorio nazionale che ha pochi confronti in altri paesi, costituita da 650 punti di erogazione specialistica (centri e ambulatori di diabetologia), 350 centri diabetologici con team multiprofessionale e 300 ambulatori con diabetologo singolo”.

Per quanto riguarda l’avvento delle nuove tecnologie – viene ancora ricordato nel documento – sono arrivati in commercio nuovi dispositivi per il monitoraggio del glucosio, “dai glucometri tradizionali connessi via Bluetooth con le applicazioni per l’upload e l’analisi dei dati ai sensori che misurano la glicemia in modo intermittente o continuo, ai dispositivi per l’infusione sottocutanea di insulina – pompe o microinfusori per l’erogazione in automatico dell’insulina in abbinamento con sistemi di monitoraggio del glucosio interstiziale, con algoritmi decisionali terapeutici; da piattaforme per l’upload dei dati del glucosio misurati con diversi dispositivi per la telemedicina alle cartelle cliniche elettroniche specialistiche (FSE o fascicolo sanitario elettronico) o generiche; dalle applicazioni a supporto della gestione della malattia per il calcolo automatico delle dosi di insulina da erogare e per il conteggio dei carboidrati a penne smart per l’iniezione di insulina”.