Da anni si sta lavorando affinché il packaging dei farmaci sia il più possibile funzionale all’assunzione della dose giusta al momento giusto. Nonostante i diversi risultati positivi, c’è ancora molto da fare
Uno dei principali problemi inerenti l’efficacia di una terapia è l’aderenza da parte dei pazienti. Il paziente potrebbe dimenticare di prendere una dose di farmaco, rifiutare la medicina a causa di scoraggianti effetti collaterali, assumerne in quantità errate o non richiedere il rinnovo della prescrizione. Qualunque sia la circostanza che induce la mancata aderenza, gli effetti sono negativi: i pazienti soffrono perché non stanno assumendo il farmaco prescritto e, nel contempo, si sprecano quantità eccessive di medicinali, con un impatto negativo sui sistemi sanitari. Molti sforzi si sono fatti e si stanno facendo per evitare che i medicinali prescritti non siano assunti e un ambito molto attivo in questo senso è quello della progettazione delle confezioni di farmaci, il cui obbiettivo è realizzare packaging che siano il più possibile di aiuto alle persone nell’assumere la giusta dose di farmaco al momento giusto. Per risolvere il problema della non aderenza ai farmaci potrebbe essere necessario un approccio più olistico, che integri i sistemi di imballaggio e la somministrazione con dispositivi intelligenti, software e supporto personalizzato. Una delle massime priorità per l’industria e gli operatori sanitari nei prossimi anni, infatti, sarà poter utilizzare i big data per sviluppare interventi di aderenza incentrati sulle esigenze del singolo paziente. Anche l’innovazione nel packaging farmaceutico svolge un ruolo importante nel cercare di migliorare l’aderenza terapeutica. Vediamo come attraverso alcuni esempi.
Blister e flaconi intelligenti
Da semplici contenitori, i blister si stanno trasformando in sistemi intelligenti. Possono infatti essere dotati di un microchip che cattura i dati relativi all’uso per monitorare quando viene assunto un medicinale e ricordare ai pazienti quando devono assumere la dose successiva. Possono anche fornire avvisi nei casi in cui si avvicina la data di scadenza, le condizioni di conservazione non sono sicure o l’imballaggio è stato manomesso. I blister intelligenti, fornendo l’accesso ai comportamenti di assunzione dei medicinali, consentono agli operatori sanitari di prendersi meglio cura del paziente, utilizzando le informazioni per comprendere le cause principali della non aderenza. Un altro buon esempio di innovazione nel settore del packaging sono i flaconi che incorporano un chip che raccoglie i dati di aderenza in tempo reale, ad esempio, quando il flacone viene aperto e richiuso. In caso di mancata assunzione della dose, il sistema invia un avviso automatico via Sms al paziente o al caregiver.
Iniettori indossabili
Le aziende farmaceutiche stanno investendo molto in prodotti biologici, un mercato che si prevede varrà quasi 480 miliardi dollari entro il 2024 (il dato è stato stimato da Transparency Market Research). Il rapido aumento di prodotti biologici e biosimilari, che hanno però una maggiore sensibilità verso i contaminanti, quali gli ioni metallici che si trovano tradizionalmente nei materiali da imballaggio come vetro, plastica e gomma, ha sollevato il problema del rilascio di farmaci sicuri ed efficaci. Nel tentativo di ridurre la contaminazione e migliorare l’esperienza del paziente si sta prestando sempre più attenzione agli iniettori indossabili, il cui utilizzo contribuisce a evitare perdite in loco, intollerabilità e dolore da iniezione.