Il 2022 ha fatto registrare un incremento straordinario di vendite dei farmaci di automedicazione, con un aumento a doppia cifra sia in fatturato sia in volumi (+ 19% e + 15,9%), arrivando a quasi 2,9 miliardi di euro e 287 milioni di confezioni vendute, secondo le analisi di Assosalute-Federchimica sui dati IQVIA.

La ragione è da ricercarsi in una significativa ripresa della diffusione dei virus stagionali dovuta forse all’allentamento delle cautele e dell’utilizzo di mascherine e alla ripresa delle normali attività di lavoro e di svago dopo i lunghi anni di pandemia. L’andamento del settore, infatti, spesso dipende da fattori esogeni e dalla maggiore o minore incidenza di disturbi non gravi.

Le sindromi influenzali e simil-influenzali e le forme non gravi di Covid-19 sono state gestite a casa in modo abbastanza autonomo. Non a caso la prima classe terapeutica del mercato non prescription riguarda la cura delle affezioni respiratorie, categoria che copre una quota di mercato del 38,3% a volumi e del 32,9% a valori e che ha chiuso il 2022 con un incremento del +35,2% a volumi e +44,8% a valori.

Gli OTC (Over The Counter), esponibili al pubblico a libero servizio, sono prevalenti e rappresentano quasi il 77% del mercato dei farmaci per automedicazione, con un giro di affari che sfiora i 2,2 miliardi di euro e oltre 220 milioni di confezioni vendute. La quota minoritaria del 23% è rappresentata dai SOP (Senza obbligo di prescrizione o Behind The Counter), dispensati su consiglio del farmacista, e ha registrato un andamento simile. Entrambe le categorie chiudono il 2022 con un deciso incremento di fatturati (OTC +21,6% e SOP +11,2%) e di volumi (OTC +17,6% e SOP +10,6%).

Dal 2019 il numero di confezioni di farmaci col bollino rosso sorridente dispensate è cresciuto del 5,7%, con un completo recupero del gap rispetto al periodo pre-pandemico. «L’unicità del 2022, anno caratterizzato da una situazione epidemiologica senza precedenti, ha messo chiaramente in luce il valore strategico del settore dal punto di vista terapeutico prima ancora che sociale ed economico – commenta il presidente di Federchimica Assosalute, Salvatore Butti – Gli eccezionali risultati del 2022 confermano quanto il comparto dei farmaci di automedicazione sostenga efficacemente nella realtà quotidiana la salute delle persone. Questo ruolo di primaria importanza andrebbe meglio riconosciuto anche in vista di una più generale revisione della governance farmaceutica nazionale.

I farmaci di automedicazione sono una risorsa fondamentale per il sistema salute, da valorizzare tramite azioni di corretta informazione ed educazione al cittadino in modo che il loro uso sia sempre più responsabile e appropriato. Sarà così possibile anche allocare meglio le risorse professionali e monetarie oggi disponibili per la sanità pubblica» conclude Butti.