La pandemia ha accelerato il processo di trasformazione della farmacia da luogo di dispensazione del farmaco a primo presidio sanitario di prossimità cruciale per la promozione della salute. A partire da questa consapevolezza è nato il libro “Evoluzione della farmacia dei servizi”, che offre spunti sulle potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica e digitale e sul tema della presa in carico del paziente affetto da patologie croniche

La pandemia ha rappresentato uno spartiacque per la farmacia che, da luogo di dispensazione del farmaco, con l’introduzione di numerosi nuovi servizi e il decollo di quella farmacia dei servizi rimasta così a lungo in stand-by, è diventata il primo presidio di prossimità del sistema sanitario nazionale, attiva nel campo della prevenzione e nella gestione delle cronicità.

È da queste basi che ha preso il via il volume “Evoluzione della farmacia dei servizi. Prevenzione attiva e gestione delle cronicità”, presentato a Roma lo scorso 29 novembre, con la partecipazione, per Federfarma, del Presidente Marco Cossolo e del segretario nazionale e presidente Pgeu per il 2022 Roberto Tobia.

Al centro del volume l’esigenza di rinnovare i modelli esistenti e adottarne di nuovi, sui quali impostare un’assistenza sanitaria uniformemente accessibile su tutto il territorio e incentrata sui nuovi bisogni di salute dei cittadini.

I temi portanti

Il volume offre riflessioni sulle potenzialità messe in campo dal digitale e dall’innovazione tecnologica, oltre che sul tema della presa in carico dei pazienti cronici, in costante aumento in conseguenza al processo di invecchiamento della popolazione. Il libro in tal senso offre anche una overview sulla situazione europea a livello di modelli di collaborazione interprofessionale e di offerta di servizi sul territorio attraverso la rete delle farmacie.

Un’analisi della situazione italiana

Il libro illustra punti di forza e criticità del sistema italiano di assistenza territoriale, le sue potenzialità inespresse e le chance offerte dalla riforma della sanità in atto che necessita di nuovi modelli organizzativi, gestionali e investimenti sulle risorse, anche umane.

“Si tratta del primo lavoro di indagine nato dalla collaborazione tra coloro che si occupano di farmacia ed esponenti del comparto industriale di riferimento, non solo nazionale, ma anche europeo – si legge nell’introduzione a firma di Roberto Tobia che, in virtù del suo incarico come presidente del Pharmaceutical group of the european union, Pgeu, ha avuto modo di approfondire i diversi aspetti della farmacia dei servizi nei diversi contesti europei – Spero che, sulla base degli spunti qui proposti, si possano mettere in comune idee e soluzioni per dare concretezza al nuovo ruolo della farmacia, identificando spazi condivisi nei quali sviluppare iniziative e progetti, a vantaggio dell’intera comunità”.