Farmacia delle donne e per le donne

Le terapie vanno declinate in funzione del genere. È questa la base su cui si fonda la medicina di genere, che è la prima espressione della medicina personalizzata verso cui tutti guardano.

Presenza femminile nelle farmacie

In farmacia è maggioritaria la presenza femminile. Il 69% degli addetti laureati in farmacia è donna, spicca anche rispetto agli uomini la quota delle addette non laureate e al 50% invece la presenza di donne tra i titolari.
“Anche gli utenti della farmacia sono in prevalenza donne – osserva Annarosa Racca, presidente di Federfarma – perché sono loro che di solito a svolgere il ruolo di caregiver per l’intera famiglia. Anzi, da quello che è emerso durante la giornata organizzata di Farmindustria e ONDA – Osservatorio Nazionale per la Salute della Donna – “Chi l’ha detto che uomini e donne sono uguali? Pari opportunità nella differenza”, le donne molto spesso trascurano la propria salute a favore dell’attenzione verso gli altri. La farmacia, in questo senso, deve avere un ruolo centrale nel promuovere campagne di prevenzione e sensibilizzazione a favore delle donne.

Medicina di genere

Al centro del dibattito dell’evento la medicina di genere, che, come è stato ampiamente sottolineato, non è la medicina per le donne, ma la medicina che tiene conto delle differenze che esistono tra i due sessi. In buona sostanza non è sufficiente ridurre il dosaggio di un farmaco studiato prevalentemente sulla popolazione maschile per pensare che vada bene anche per le donne. Fisiologia, farmacocinetica, psicologia, differiscono tra i due sessi e la medicina di genere deve tenere conto di queste differenze.
Noi ci troviamo tutto il giorno a confrontarci con questo tema – ha sottolineato Racca: “tutto questo deve essere affrontato nei piani di studio e anche negli ECM per chi già sta lavorando”.

Ecm e corsi di studio

Se ne discute ormai da anni e ora le cose iniziano a cambiare. La medicina di genere ha infatti visto l’ufficializzazione in ambito accademico: “Da quest’anno infatti, ha annunciato il presidente della Associazione Conferenza dei corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Andrea Lenzi, “i 59 presidenti dei corsi di laurea in Medicina hanno deciso che tutti questi corsi di laurea avranno nell’ambito delle loro discipline, da endocrinologia a medicina interna, l’insegnamento della medicina di genere, che è la prima tappa per la medicina personalizzata”. E per i farmacisti? “Anche per i corsi di farmacia – spiega Lenzi – saranno previsti dei moduli di medicina di genere, perché il farmacista deve essere, tanto quanto il medico, ben informato sulla medicina di genere”. Per medici e farmacisti già in attività saranno invece previsti e potenziati corsi ECM sul tema.

Medicina di genere nel diritto

La medicina di genere entra per la prima volta anche nel diritto italiano, con la legge delega sulle professioni sanitarie all’esame alla Camera, come ha affermato la presidente della commissione Sanità del Senato Emilia Grazia De Biasi.