In occasione dell’Assemblea annuale delle Farmacie Specializzate è emerso il ruolo fondamentale della farmacia, vissuta dagli utenti come primo presidio sanitario di prossimità, capace di andare incontro alle reali esigenze delle persone e di rispondere al bisogno di informazione e rassicurazione per affrontare l’emergenza sanitaria in corso
La pandemia ha confermato il ruolo della farmacia quale primo presidio sanitario di prossimità, al servizio dei cittadini, capace di andare incontro alle reali esigenze delle persone – dalla consulenza da remoto alla consegna dei farmaci a domicilio -, e di rispondere al bisogno di informazione e rassicurazione per affrontare l’emergenza sanitaria in corso. Non sorprende che per 8 persone su 10 la farmacia abbia rappresentato un punto di riferimento sin dall’inizio dell’epidemia, mentre oltre 1 persona su 4 si è sentita penalizzata dal non poter accedere a servizi di screening e autoanalisi, a testimonianza di come la farmacia sia percepita sempre più come farmacia “dei servizi” e “della relazione”.
Questa fotografia è stata scattata in occasione dell’Assemblea annuale delle Farmacie Specializzate, il Network che raccoglie oltre 600 farmacie sul territorio nazionale, che si contraddistinguono per un elevato livello di specializzazione, risultato di un percorso continuativo di alta formazione che consente ai farmacisti di acquisire competenze scientifiche per offrire consulenze e servizi personalizzati nell’ambito della prevenzione, dello screening e della promozione dei corretti stili di vita.
“La Farmacia specializzata è una farmacia che, oltre alla conoscenza di base, si è specializzata su argomenti specifici legati al benessere, alla prevenzione cardiometabolica, alla prevenzione e alla cura delle patologie dermatologiche e dell’invecchiamento cutaneo, alla detossificazione contro i più comuni disturbi gastro-intestinali – spiega Luigi Corvi, Amministratore Farmacie Specializzate. È un modello di farmacia in cui il farmacista da dispensatore di medicinali diventa ‘dispensatore di salute e benessere’, riuscendo, grazie alla propria competenza e professionalità, ad adempiere alla sua funzione di counselor al servizio del cittadino/paziente, accompagnandolo in un percorso di miglioramento del proprio stato di salute, e contribuendo alla prevenzione di patologie croniche ad alto impatto epidemiologico e altamente invalidanti”.
È il caso, ad esempio, delle patologie cardiovascolari quali lo scompenso cardiaco e la fibrillazione atriale, che vedono le Farmacie specializzate da anni impegnate su tutto il territorio nazionale in iniziative dedicate alla prevenzione e alla diagnosi precoce, anche in collaborazione con le aziende sanitarie locali. Si tratta di un contributo fondamentale se si considera che i farmaci cardiovascolari e i prodotti per l’apparato gastrointestinale rappresentano, rispettivamente, il 25% e il 20% della spesa farmaceutica complessiva.
Oggi più che mai, nel pieno della seconda ondata della pandemia, essere un punto di riferimento per il cittadino significa anche riuscire a supportarlo efficacemente da remoto, dalla consegna dei farmaci a domicilio alla consulenza sui diversi aspetti legati alla sfera della salute.
“Digitalizzazione è l’altra parola chiave che contraddistingue la Rete delle Farmacie specializzate, e ambito sul quale continueremo a investire anche nel 2021 – aggiunge Corvi. App, sito web, canali social sono strumenti fondamentali, direi imprescindibili, nel rapporto tra farmacista e paziente, per la richiesta di consulenze, la condivisone di prescrizioni mediche, la prenotazione di farmaci, ma anche per ricevere aggiornamenti sulle iniziative di prevenzione e screening realizzate in farmacia. Contrariamente a quanto si possa pensare, le soluzioni digitali possono contribuire a migliorare, integrandola, la relazione fiduciaria tra farmacista e cittadino, contrastando il rischio di disintermediazione del professionista”.