Nella sede della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, a Roma, si è svolto un incontro studio rivolto ai Farmacisti Volontari per la Protezione Civile. Le rappresentanze territoriali dei farmacisti volontari (i quattro gruppi provinciali di Cuneo, Cagliari, Agrigento, Reggio Emilia e i due regionali di Puglia e Campania) hanno potuto ascoltare le relazioni dei due funzionari del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Massimo La Pietra e Federico Federighi, responsabile del Dipartimento sanità. Accanto alle problematiche organizzative e metodologiche generali, relative agli interventi nelle catastrofi, sono stati affrontati in dettaglio i temi relativi al ruolo dei professionisti sanitari. “In particolare è stata sottolineata la necessità di offrire una formazione specifica sull’emergenza a tutti i farmacisti territoriali, non solo ai volontari”, spiega Enrica Bianchi, presidente dell’Ordine di Cuneo e delegato della Federazione ai rapporti con l’Associazione. “Un modo di sfruttare la capillarità del servizio farmaceutico al fine di poter contare su un nucleo di operatori consapevoli delle prime necessità in tutto il territorio nazionale”. L’incontro è stato aperto dal segretario della FOFI, Maurizio Pace: “Essere un professionista della salute significa assumersi un impegno verso la collettività che va oltre all’attività che svolgiamo con il camice bianco indosso. Noi farmacisti siamo già sulla strada giusta, lo siamo da quando, l’indomani del terremoto dell’Aquila, la Federazione ha costituito l’Associazione dei Farmacisti Volontari per la Protezione civile. Dall’estate del 2009 questa nostra iniziativa è cresciuta, sia nel numero dei partecipanti sia nel livello di partecipazione, come si potuto constatare – sfortunatamente – in occasione delle inondazioni in Liguria e del terremoto in Emilia. Ultima iniziativa in ordine di tempo, quella dei giovani dell’Agifar della mia Agrigento, grazie al cui lavoro anche il Mezzogiorno può contare su un camper farmacia. La Federazione continuerà a impegnarsi perché l’Associazione continui il suo percorso a vantaggio dei cittadini e anche della crescita professionale dei farmacisti”.