Federfarma: cresce il valore sociale della farmacia

Incontro Roma Federfarma 2014

Incontro Roma Federfarma 2014È un bilancio corposo quello che Annarosa Racca, presidente di Federfarma stila a chiusura d’anno nel corso della conferenza stampa romana, aprendo il dialogo alle prospettive di sviluppo per il futuro della farmacia. A pesare sul piatto della bilancia, oltre l’avvio in numerose regioni, prima fra tutte la Sicilia, della ricetta online (cui è dedicata l’inchiesta del mensile Farmacia news, n.11 dicembre 2014), è la farmacia dei servizi, quale modello assistenziale per il potenziamento dell’assistenza sul territorio e della deospedalizzazione che il Def 2015, il Documento di Economia e Finanza, ha espressamente messo in luce.

I nuovi servizi in sintesi

Le piattaforme informatiche, ospitate nel portale internet di Federfarma, che consentono già oggi l’effettuazione di prestazioni di telemedicina e l’erogazione di prestazioni di infermieri e fisioterapisti, saranno ulteriormente implementate nei prossimi mesi. Tra le novità, il progetto di consegna a domicilio dei medicinali a favore di categorie di pazienti anziani, invalidi o comunque impossibilitati per le loro condizioni fisiche a recarsi in farmacia. L’iniziativa partirà all’inizio del prossimo anno e sarà basata su un numero telefonico unico a livello nazionale al quale questi soggetti potranno far riferimento per essere messi in contatto con la farmacia più vicina che porterà i medicinali a casa.
Tra le attività previste per agevolare il cittadino dall’Agenda per la semplificazione, varata dal Governo, da segnalare la possibilità di ritirare i referti medici in farmacia, consentendo così, entro la fine del 2016, ai cittadini di ottenere le risposte agli esami diagnostici effettuati nella farmacia sotto casa, nel pieno rispetto della privacy. L’Agenda prevede anche l’estensione a tutto il territorio nazionale della possibilità di prenotare visite ed esami anche in farmacia. A questo si aggiunge un altro elemento: le farmacie sono coinvolte direttamente anche nella denuncia dei redditi precompilata, in quanto dal 2015 dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati sulle spese detraibili sostenute dai cittadini.

I farmaci online

Il decreto legislativo n. 17/2014 che ha introdotto nel nostro Paese la possibilità di acquistare online i medicinali senza obbligo di ricetta, non senza rigorose garanzie. La possibilità di vendita di farmaci online, infatti:

è stata limitata a medicinali senza obbligo di ricetta medica;

è stata riservata solamente a esercizi che hanno una sede fisica;

è subordinata a un’esplicita autorizzazione delle Regioni (che devono individuare gli uffici responsabili).

Prossime scadenze per la farmacia italiana

Lunedì 15 dicembre, infine, terminerà anche il lavoro di revisione del Pht che Federfarma ha portato avanti insieme alla Sifo su indicazione dell’Aifa.

Ma il 2015 dovrà essere, soprattutto, l’anno della nuova Convenzione farmaceutica nazionale.

Il focus resta la dispensazione del farmaco: «È necessario fare chiarezza e ripensare l’attuale meccanismo basato sulla distribuzione diretta da parte delle Asl». «I cittadini devono poter trovare in farmacia i medicinali di cui hanno bisogno, con l’unica eccezione di quelli che richiedono specifici controlli medici in fase di somministrazione», afferma la presidente Racca.

Non a caso è stato ricordato che il 18 luglio la Corte Costituzionale ha pubblicato la propria sentenza sulla legittimità costituzionale del divieto di vendita di medicinali con obbligo di ricetta medica al di fuori della farmacia. Si tratta di un ulteriore pronunciamento, dopo quello del 2013 della Corte di Giustizia Europea, a conferma della validità della normativa italiana che pone una serie di vincoli in materia di dispensazione dei farmaci a tutela del cittadino.

L’auspicio dunque è che il 2015 sia un anno incentrato non solo sull’implementazione del valore sociale della farmacia, luogo di sanità a “Km zero” dove si entra 24 ore al giorno (malgrado un preoccupante aumento delle rapine) e senza prenotazione, ma che ci sia anche la volontà di ascoltare le richieste di chi è professionalmente volto a garantire un servizio capillare e trasparente a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini.

Maria Elisabetta Calabrese