La Federazione internazionale dei farmacisti ha pubblicato un manuale sulle malattie cardiovascolari rivolto ai farmacisti, proprio per il ruolo fondamentale che questi professionisti sanitari possono svolgere sia per la prevenzione, lo screening e la modifica di fattori di rischio, sia per la gestione dei pazienti in trattamento e il monitoraggio dell’aderenza terapeutica

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in tutto il mondo, con un numero di decessi pari a circa 17,9 milioni ogni anno, stando ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Numerosi possono essere i fattori di rischio per lo sviluppo di queste patologie: stili di vita e abitudini alimentari scorrette, eccesso di sedentarietà, fumo, alcool, stress.

Il contributo dei farmacisti

I farmacisti possono svolgere un ruolo chiave nello screening, nella prevenzione e nell’intervento sui fattori di rischio, fornendo suggerimenti utili circa stili di vita più sani che possano ridurne l’impatto. Il professionista della farmacia può inoltre aumentare la consapevolezza del paziente e aiutarlo nell’identificazione di fattori di rischio, ad esempio attraverso la misurazione di pressione arteriosa e glicemia.

Ancora, il farmacista è un punto di riferimento per la gestione dei farmaci in pazienti in trattamento a lungo termine o ancora per il monitoraggio dell’aderenza terapeutica. I farmacisti sono, inoltre, le figure di riferimento per l’identificazione e la risoluzione di problemi correlati ai medicinali.

Proprio a partire da questa consapevolezza la Federazione internazionale dei farmacisti (International pharmaceutical federation, Fip) ha pubblicato un manuale rivolto ai farmacisti sui disturbi cardiovascolari (“Cardiovascular diseases: A handbook for pharmacists”).

Il manuale Fip

Il manuale, articolato in diversi capitoli, partendo dalla definizione e dalle caratteristiche dei disturbi cardiovascolari, affronta il ruolo che il farmacista può giocare quale figura integrativa per la cura di questi problemi, quello cruciale giocato dalla prevenzione e dal controllo dei fattori di rischio attraverso gli screening, l’importanza di una collaborazione multiprofessionale per il supporto del paziente, l’uso dei farmaci e la loro ottimizzazione, il monitoraggio dei risultati.