Fragilità ossea e tumore al seno: sui social la campagna #orapOSSO

‘Ora pOSSO’ è la campagna di sensibilizzazione promossa da Amgen ed Europa Donna Italia, con l’egida di F.I.R.M.O. Onlus, in favore delle donne con tumore al seno, per le quali, in seguito alle terapie ormonali adiuvanti, insorge la problematica della fragilità ossea

È attiva dal 5 novembre la campagna Ora pOSSO, iniziativa promossa da Amgen ed  Europa Donna Italia, con l’egida di F.I.R.M.O. Onlus, per sensibilizzare sulla problematica della fragilità ossea, che affligge le donne con tumore al seno. Molte donne con questa patologia, infatti, non sono sufficientemente informate sulla fragilità ossea come effetto collaterale della terapia ormonale adiuvante.

fragilità ossea

Terapie ormonali adiuvanti e fragilità ossea

Il tumore al seno è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile. Ogni anno in Italia ne sono colpite 53mila donne e più del 75% di esse deve seguire una terapia ormonale adiuvante, per il controllo delle recidive e la riduzione del rischio di metastasi. Questi trattamenti inducono una riduzione dei livelli di estrogeni con conseguente calo della quantità minerale ossea e alterazione della qualità ossea, esponendo le pazienti a un maggiore rischio di fratture da fragilità ossea.

Come spiega Daniele Santini, professore ordinario di oncologia medica e responsabile UOS day hospital di oncologia all’Università Campus Bio-Medico di Roma: “Il tumore al seno che esprime recettori estrogenici necessita di terapie ormonali adiuvanti che riducono il rischio che la malattia si ripresenti.  La deprivazione estrogenica inibisce la proliferazione delle cellule tumorali, ma porta anche alla riduzione degli effetti benefici degli estrogeni, tra i quali la protezione dell’osso. Nelle donne in postmenopausa in terapia ormonale adiuvante si registra una perdita annua del 3% dell’intera massa scheletrica, che sale fino al 7% nelle donne in premenopausa. L’oncologo ha l’obbligo diagnostico e terapeutico di proteggere le donne da questa complicanza: in primis, valutando la situazione all’inizio della terapia e monitorandola nel tempo e contemporaneamente prescrivendo una terapia che prevenga e riduca il rischio di fragilità ossea. Le donne già solo perché colpite da un tumore al seno, hanno un maggior rischio di fragilità ossea, che con la terapia ormonale adiuvante aumenta, peggiorando ulteriormente la situazione”. Oggi le donne in trattamento ormonale adiuvante possono ricevere dal loro medico gli strumenti necessari per combattere con successo la fragilità ossea, grazie a soluzioni innovative ed efficaci in grado prevenire la fragilità ossea e il conseguente rischio di frattura.

Maria Luce Vegna, Direttore Medico Amgen Italia, precisa: “ Con una consolidata esperienza in oncoematologia e nelle malattie osteoarticolari, conosciamo i rischi a cui vanno incontro le donne con tumore al seno e in trattamento ormonale adiuvante: se da una parte queste terapie salvavita riducono il rischio di recidiva aumentando la sopravvivenza, dall’altra possono avere ricadute importanti sulla qualità di vita delle pazienti a causa di effetti collaterali come, per esempio, l’alterazione della qualità delle ossa”.

“Con la terapia ormonale adiuvante, la donna subisce una perdita sia di quantità minerale ossea, sia di qualità ossea a causa dell’abbassamento dei livelli di estrogeni”, dichiara Maria Luisa Brandi, Ordinario di Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Firenze e Presidente della Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso (Firmo). “Grazie a farmaci anti-riassorbitivi, a cui le donne con tumore al seno in terapia ormonale adiuvante hanno diritto, rientrando automaticamente nella nota di rimborso, si è in grado di ridurre il rischio di fratture da fragilità ossea fino al 50%. Ecco perché F.I.R.M.O. Onlus intende aiutare le donne a comprendere che la fragilità ossea si può evitare e curare”.

La campagna social

La campagna ‘Ora pOSSO, le donne con tumore al seno contro la fragilità ossea’ mette in campo una serie di strumenti per informare le donne e per incoraggiarle, con la stessa forza con cui combattono il tumore, a rivolgersi con fiducia al proprio medico per ricevere il supporto necessario.

Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, spiega: “Ad oggi, il 62% delle donne in trattamento ormonale adiuvante riferisce di non aver ricevuto informazioni complete sugli effetti collaterali che, per un terzo delle pazienti, sono la causa dell’abbandono delle cure. Le donne che a causa di un tumore al seno vedono già fortemente compromessa la loro vita personale, sociale e affettiva, devono essere informate di tutte le conseguenze della terapia ormonale adiuvante, compresa la fragilità ossea, e ricevere tutto il supporto per evitarle dove possibile”.

Dal 5 novembre il portale di Europa Donna Italia e il sito dedicato www.oraposso.it ospitano gli interventi degli esperti e delle pazienti sul tema della fragilità ossea, con l’obiettivo di creare un circolo virtuso e un passaparola qualificato. La campagna è nata dall’ascolto diretto delle pazienti, in particolare dalle molte che, in trattamento per un tumore al seno, condividono su vari gruppi Facebook le loro esperienze, esigenze e suggerimenti.  L’immagine simbolo della campagna sono due pugni che si incontrano e si uniscono, un gesto che è chiamato a fare chi vuole condividere la campagna sui social.