Francobollo Aifa, una storia lunga dieci anni

Per celebrare i dieci anni di attività dell’Agenzia Italiana del Farmaco è stato realizzato un francobollo ad hoc. La cerimonia di presentazione presso la Camera dei Deputati, alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, del direttore generale dell’Agenzia, Luca Pani, del presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte e valori postali, Angelo Di Stasi, dei rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico e delle associazioni, ha rappresentato l’occasione per ripercorrere le attività svolte da Aifa dalla sua nascita e per passare in rassegna evoluzioni, progressi e cambiamenti che ne hanno caratterizzato la crescita.
“L’Agenzia Italiana del Farmaco, con i suoi appena dieci anni di attività alle spalle”, ha affermato infatti il ministro della Salute, “si presenta come un’Agenzia giovane, dinamica, autorevole, il cui valore è riconosciuto e apprezzato non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale dalle principali Istituzioni dell’ambito scientifico e regolatorio”.
Il direttore generale, Luca Pani, nel suo intervento ha evidenziato in particolare gli importanti progressi che l’Agenzia ha compiuto nel corso dell’ultimo anno e mezzo.
Ha ricordato innanzi tutto la Dichiarazione di trasparenza e di interessi (Doi) che l’Agenzia ha introdotto con il nuovo Regolamento, e che ha precorso i tempi a livello europeo. “Quando tre anni fa ci fu dato l’incarico, in seno al Comitato per i prodotti medicinali per uso umano (Chmp), di coordinare la procedura per l’introduzione della Doi dell’Ema”, ha specificato Pani, “l’Italia era collocata al ventunesimo posto su 27 Stati Membri nelle procedure, e c’era un po’ di diffidenza sulla possibilità che il nostro Paese potesse portare a termine un Regolamento sul conflitto d’interessi. Oggi siamo al quinto posto e prima di chiudere una procedura veniamo sempre interpellati”. Luca Pani ha poi aggiunto che “a settembre del 2011 circa il 22% degli esperti italiani, secondo i dati pubblicati dall’Ema, aveva un livello 3 di conflitto di interessi. In un anno e mezzo, grazie alla nostra politica di trasparenza e all’introduzione e all’applicazione del Regolamento sul Conflitto d’Interessi, su 500 esperti solo 3 hanno quel livello di rischio, lo 0,6% del totale, ma ce li teniamo stretti perché si tratta di alcuni tra i maggiori esperti di malattie rare”.
“La nostra è un’Agenzia trasparente”, ha sottolineato Luca Pani, “aperta al confronto, come dimostrano le diverse iniziative di coinvolgimento (Open Aifa, convegno “Farmaci, diritto di parola”, Concept e Position Paper, pazienti in Cts, la trasparenza del sito internet) dei nostri interlocutori, in primis i malati, che sono al centro delle nostre attenzioni. Ma per fare ciò dobbiamo rimanere indipendenti, anche se questo può non piacere a tutti. I nostri vetri sono trasparenti, ma robusti”.
“Il futuro sarà segnato da sfide sempre più complesse”, ha infine detto Luca Pani, “le disomogeneità regionali nell’accesso ai farmaci, la medicina sempre più personalizzata, l’invecchiamento della popolazione. L’Italia ha un grande patrimonio di pazienti anziani e ha investito in maniera massiccia sul suo sistema sanitario, creando un rapporto medico-paziente che non ha eguali in nessun altro Paese. Deve mettere a valore tali risorse puntando proprio sul rapporto tra medico e paziente”.
Il francobollo è stato stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in due milioni e settecentomila gli esemplari, già disponibili in commercio al costo di 0,70 €.