Dati 2017, nell’extra farmaco lieve calo per l’igiene intima

Nell’extra-farmaco, cresciuto nel 2017 dell’1,3% (dati Iri), gli integratori avanzano (+5%) mentre la dermo-igiene, che rappresenta un quarto del comparto, è rimasta stabile a eccezione dell’igiene intima, che fa registrare un andamento leggermente peggiore

Nel 2017 le farmacie italiane hanno sostanzialmente mantenuto il livello di fatturato a valore del 2016 (il dato mostra una leggera perdita dello 0,5% che corrisponde a circa 127 milioni di euro in meno rispetto al 2016). Le perdite riguardano solo il mondo del farmaco (da prescrizione, Sop e Otc) dove l’etico, che ancora pesa per quasi il 60% del totale, condiziona il trend (-1,3%). La crescita delle vendite di farmaci equivalenti (+4,8% pari a circa 109 milioni di euro), pur essendo la più consistente in farmacia non consente di coprire il calo di etico brand (-2,4%; – 311 milioni), Sop (-3,2%) e Otc (-0,2%). Il saldo complessivo delle vendite di farmaci è quindi negativo per circa 225 milioni. Ciò che consente di rimettere in equilibrio il fatturato è la componente maggiormente esposta alla concorrenza multicanale: l’extra-farmaco, che cresce dell’1,3%, pari a oltre 100 milioni (dati Iri).

Buona parte di questo risultato è dovuto al mondo degli integratori che, oltre a pesare un terzo del totale extra farmaco, sono cresciuti quasi del 5%, mentre l’altra grande macro-categoria, dermo-igiene (un quarto dell’extra-farmaco) è rimasta stabile.

In questo contesto di sostanziale stabilità l’igiene intima (un mercato da quasi 530 milioni di euro ripartito tra Farmacie e GDO in rapporto 1/4 a 3/4) mostra un andamento leggermente peggiore.

Le vendite in farmacia sono diminuite dell’1,8% in valore e del 3,5% a volume. Il trend è condizionato dalla categoria principale del comparto, i detergenti, che pesano per oltre il 75% del fatturato e che hanno subito una contrazione del 2,1%. Una contrazione tuttavia più contenuta rispetto a quella lamentata dai format della Gdo, che nel 2017 hanno visto le vendite a valore diminuire del 3.4%.

Fonte: elaborazione su dati IRI e NewLine Ricerche di Mercato

Inversa la situazione per quanto riguarda i volumi rispetto ai quali la Gdo ha visto una contrazione dell’1,2% contro il -3,5% delle farmacie. Si conferma quindi, sia pure con sfumature non particolarmente accentuate, un posizionamento tendenzialmente più ‘premium’ della farmacia e un maggiore orientamento al prezzo della Gdo.