Il cambio del farmaco può comportare rischi per i malati di epilessia?

Cambiare la terapia farmacologica può riservare spiacevoli sorprese ai malati di epilessia. Il 27 febbraio scorso la lega svizzera contro l’epilessia ha infatti pubblicato una nota nella quale avverte che il mutamento del regime terapeutico farmacologico abituale può comportare la ripresa delle crisi epilettiche.

La notizia si basa sulla pubblicazione recente di uno studio condotto dai professori Johannes Lang (Erlangen/Baviera), Karel Kostev (Francoforte) e Hajo M. Hamer (Erlangen) e pubblicato su American Neurological Association nello scorso mese di dicembre. Questa ricerca verrà ricompensata quest’anno con l’attribuzione del Premio Alfred Hauptmann, il neurologo tedesco che scoprì l’effetto anti convulsivo del fenobarbital, barbiturico utilizzato per il controllo delle crisi convulsive.

Focus sull’epilessia

Oggi il 66% dei malati evita le crisi grazie all’impiego di un’opportuna terapia farmacologica. Lo studio ha coinvolto 3500 pazienti e ha messo in evidenza un’elevata percentuale di ripresa delle crisi epilettiche (30%) quando vengono cambiati i farmaci abitualmente assunti. Questo spiacevole evento si verifica anche se la formulazione del farmaco rimane la stessa. Non ha importanza se si passa da medicinali originali a generici o viceversa, il rischio di riattivazione della patologia rimane lo stesso.

Con particolare riferimento all’utilizzo di copie di farmaci originali, il presidente della Lega svizzera contro l’epilessia, Stephan Rüegg, ha così commentato i risultati dell’indagine svolta in Germania: «Non siamo contro i generici; quando si prescrive un medicamento per la prima volta, è logico scegliere l’offerta appropriata meno cara. Ma una volta che il trattamento è ben rodato, cioè quando è ben tollerato e il paziente non ha più crisi, non si deve mai cambiare una squadra vincente». In questo senso il professor Rüegg ha rivolto un appello «a politici della sanità, neurologi e farmacisti affinché si evitino cambiamenti inutili di medicinali nel trattamento dell’epilessia».