Il Ministero della Salute adotta linee d’azione contro la ludopatia

Gioco d'azzardo

La ludopatia interessa in Italia oltre 5 milioni di soggetti, di cui 1,3 milioni con dipendenza. Il ricorso al gioco d’azzardo è ulteriormente incrementato durante la stagione pandemica. Per far fronte a questo fenomeno il Ministro della Salute ha firmato un decreto recante “Linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico”

La diffusione del gioco d’azzardo in Italia ha una prevalenza tra la popolazione adulta che varia tra l’1 e il 3%, con una diffusione maggiore tra familiari e parenti di giocatori. Stando alle stime più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in Italia l’azzardo è un’attività che coinvolge una popolazione di circa 5,2 milioni di giocatori “abitudinari” di cui circa 1,3 milioni problematici, con dipendenza.

Nell’ultimo ventennio il gioco d’azzardo è diventato estremamente capillare nel nostro Paese, andando a coinvolgere un numero sempre crescente di soggetti, anche con l’avvento sempre crescente di siti e piattaforme online. A questo si aggiunge che gli effetti della pandemia hanno prodotto ricadute esponenziali, anche su questo settore.

Gioco d'azzardo

Gioco d’azzardo e pandemia

La crescente incertezza verso il futuro, la crisi economica unita alla limitazione negli spostamenti e nei rapporti interpersonali sono stati gli ingredienti di un mix esplosivo soprattutto per i più deboli. Basti in tal senso osservare l’impennata sperimentata dal gioco d’azzardo nel periodo del lockdown pandemico, come evidenziato dall’ultimo rapporto dedicato alla ludopatia stilato da Assoutenti.

L’11% degli intervistati ha dichiarato di aver iniziato a giocare proprio durante l’isolamento, ricorrendo a scommesse sportive e piattaforme online; il 40% dei giocatori usciva comunque per giocare in tabaccheria, il 35% dei giocatori ha ridotto le puntate e quasi il 23% ha smesso di giocare, ma un intervistato su tre ha dichiarato di aver aumentato le giocate online, attraverso piattaforme e siti web facilmente accessibili anche quando le sale giochi e scommesse erano chiuse e l’Italia era totalmente zona rossa.

Il decreto del Ministro Speranza

«La ludopatia è una dipendenza pericolosa che colpisce anche i più giovani. Il primo passo è riconoscerla ma poi è necessario intervenire. Per questo ho firmato un decreto per l’adozione di un regolamento nazionale per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette dal gioco d’azzardo patologico» ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza lo scorso 17 luglio in occasione della firma del decreto recante il regolamento per l’adozione delle “Linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico”.

In conformità a quanto previsto dal decreto, le Regioni daranno attuazione a queste linee di azione mettendo in campo provvedimenti che possano favorire l’integrazione tra tutte le strutture presenti sul territorio: servizi pubblici, strutture private accreditate, enti del Terzo settore e associazioni di auto-aiuto.

Il Disturbo da gioco d’azzardo, ha sottolineato in una nota il Ministero della Salute, «è una patologia che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti. Può assumere la connotazione di un vero e proprio disturbo psichiatrico ed è a tutti gli effetti una dipendenza patologica che può colpire anche i più giovani».