Integratori per un capello in salute

Sono diverse le cause che non permettono di avere un capello in salute, dallo stress alle carenze nutrizionali, agli ormoni. Il farmacista può aiutare a scegliere l’integrazione più efficace, caso per caso

Il capello è tra gli annessi cutanei di cui ci si prende più cura e un capello ben curato è ormai sinonimo di benessere. Ecco perché il loro diradamento e la conseguente caduta, così come l’assottigliamento o la perdita di lucentezza, porta il paziente a voler ricorrere a rimedi il prima possibile. La caduta dei capelli colpisce in particolare gli uomini
e in Italia sta diventando fonte di preoccupazione anche tra i più giovani (fascia 20-25 anni di età).

Il mondo della tricologia è ampio e diversificato e farsi guidare dal farmacista nella scelta dell’integrazione più corretta per le proprie esigenze è la via migliore. La mission di ogni integratore (tricologico e non) è, per definizione, contrastare e sopperire alle carenze nutritive e fisiologiche, spesso causate da un’alimentazione incompleta o da uno stile di vita non corretto. I fattori che influenzano il ciclo vitale dei capelli sono molti e tra questi ci sono anche le disfunzioni ormonali. Gli estrogeni, tra tutti, sono gli ormoni che influenzano maggiormente l’aspetto del capello.

 

Anche fattori genici, patologie pregresse e terapie farmacologiche in atto possono influire sulla sensibilità del follicolo. Anche fattori esterni possono condizionare il ciclo del capello, come le stagioni, trattamenti locali ai capelli, inquinamento ambientale, alimentazione scorretta o non completa e forti stress.

Occorre poi tenere presente che la perdita di capelli è anche un fenomeno fisiologico. Il ciclo vitale del capello si evolve in tre fasi. Nella fase iniziale (anagen) avviene la nascita del capello a partire dal follicolo attivo e il suo sviluppo in lunghezza. A causa della variabilità interindividuale, il tempo di permanenza del capello in questa fase di crescita attiva è variabile. La fase successiva, caratterizzata da uno stop alla crescita, è il catagen e ha una durata di circa 3 mesi, al termine dei quali i capelli entrano nella terza e ultima fase, il telogen, in cui si ha la caduta vera e propria che decreta il completamento del ciclo.

Cura del capello, quale supplementazione

La scelta dell’integratore non deve essere casuale, deve essere ben studiata sulle esigenze del singolo paziente. Se il motivo che ha spinto il paziente ad andare in cerca di un integrare è legato alla caduta stagionale o a un momento di forte stress transitorio, significa che il capello al momento è sfibrato e che la dieta da sola non è suffciente. In questo caso serve un’integrazione in grado di nutrire il bulbo, rinforzando il capello e migliorando la circolazione del cuoio capelluto.
Aminoacidi (metionina, cistina), vitamine (gruppo B), minerali (Zinco e Rame), meglio ancora se la formula è completata da antiossidanti quali Selenio, vitamina C ed E, sono gli ingredienti chiave per una buona integrazione. Se, invece, il paziente nota una caduta di capelli cospicua e indagando si identifica una causa ormonale, come accade nelle donne in menopausa, la scelta migliore sono integratori a base di isoflavoni della soia o simili che vantano proprietà molto vicine a quelle degli estrogeni fisiologici e aiutano il capello nel suo ciclo vitale.
Per gli uomini, invece, possono essere utili altri estratti naturali, soprattutto se a base di Serenoa repens, che trova il suo razionale nell’azione di inibizione che esercita verso il diidrotestosterone (DHT) a livello del bulbo.  Ostacolando il processo di produzione del DHT, che tende a miniaturizzare i capelli causando alla lunga la calvizie, si è dimostrato efficace contro la caduta dei capelli, meglio ancora se affiancata da altre integrazioni e terapie locali.