Impennata del consumo di farmaci in Svizzera

Nei giorni scorsi, l’Ufficio federale di statistica svizzero (UST) ha pubblicato i risultati dell’indagine sulla salute in Svizzera 2017. Si tratta di una valutazione che viene effettuata  ogni cinque anni a partire dal 1992 e riguarda tutti i 26 stati di cui è costituita la Confederazione Elvetica: 20 cantoni e 6 semicantoni. Nel 2017 sono state intervistate oltre 20.000 persone.

La percezione della qualità di vita e della salute avvertita dalle persone è buona, ma in effetti le cose non stanno esattamente in questo modo: «La stragrande maggioranza della popolazione considera la propria salute (85%) e qualità di vita (92%) buona o molto buona. Eppure un terzo è affetto da malattie croniche», dichiara l’UST.

Negli ultimi 25 anni, infatti, si è registrato un aumento di patologie croniche come l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, il diabete e l’obesità.

Il consumo di medicinali è fortemente aumentato

La metà della popolazione svizzera sopra i 15 anni di età assuma attualmente almeno un farmaco alla settimana (50,3%). La vetta di questa particolare classifica è occupata dalla Svizzera italiana. Il 54,1% degli abitanti di questa regione utilizza infatti i medicamenti in modo regolare. Si tratta indubbiamente di un fenomeno che si è consolidato negli ultimi due decenni e mezzo. Infatti, nel 1992, i dati dimostravano esattamente il contrario: La regione svizzera a sud delle Alpi era infatti quella dove si registrava un minor utilizzo di medicine (34,2% della popolazione).

Il Cantone Ticino, con una percentuale di 54,7%, è la regione della Svizzera italofona dove si consumano in assoluto più farmaci. La graduatoria dei medicinali di maggior consumo vede primeggiare la categoria degli antidolorifici: Il 24% delle persone che hanno partecipato al sondaggio sulla salute ha infatti dichiarato di farne uso.

Seguono i farmaci antipertensivi (16%), quelli per combattere l’eccesso di colesterolo nel sangue (8%) e le medicine per il cuore (7%). Il 5% della popolazione utilizza invece sonniferi, sedativi e antidepressivi. Le donne (55%) ricorrono alle medicine con maggiore frequenza rispetto agli uomini (45%).

Nel 2022, fra cinque anni, ci sarà la prossima indagine per valutare la situazione della salute in Svizzera.