Ogni anno in Belgio vengono acquistate circa 400 milioni di dosi di sonniferi. Studi recenti hanno evidenziato che l’utilizzo è aumentato del 21% nel 2020 rispetto al 2018 e che la maggior parte dei pazienti li assume per un periodo più lungo di quello raccomandato. Più di un terzo mostra addirittura segni di dipendenza psicologica. Al via un progetto pilota in cui il farmacista sosterrà il paziente nel processo di disintossicazione

Il Belgio è un Paese in cui l’uso di sonniferi (benzodiazepine e prodotti correlati) ha registrato negli ultimi anni un incremento significativo, portando molti soggetti a sperimentare vere e proprie dipendenze. L’acquisto medio annuo di questi prodotti si è assestato a 400 milioni di dosi, con un consumo medio quotidiano pari a un milione.

Se da un lato i sonniferi aiutano le persone a dormire, dall’altro creano rapidamente dipendenza, rendendo i fruitori molto meno vigili. Inoltre, un loro utilizzo improprio ed eccessivo comporta rischi significativi per la salute, andando a deteriorare la coordinazione fisica e rendendo le reazioni molto più rallentate.

A fronte di questa situazione, il Ministro della Salute Frank Vandenbroucke ha stabilito che, a partire dallo scorso 1° febbraio, i farmacisti, che, tra tutti gli operatori sanitari, hanno il maggior numero di contatti quotidiani con la popolazione e un forte legame di fiducia, potranno aiutare l’utenza a disintossicarsi gradualmente dall’uso di queste sostanze.

Secondo un’indagine condotta dal Famhp, l’Agenzia del farmaco belga, nel 2020, il 75% dei pazienti che usavano benzodiazepine e sostanze correlate contro i disturbi del sonno desiderava interrompere il trattamento; il 67% ha provato a farlo, ma senza successo. La maggior parte dei pazienti, inoltre, ne faceva un uso improprio.

Il ruolo del farmacista per la disassuefazione: il progetto pilota

A partire dal 1° febbraio scorso, i farmacisti, su prescrizione dei medici di base, possono, dunque, sostenere i pazienti nell’eliminazione graduale dei sonniferi dal proprio quotidiano. Il programma di eliminazione graduale è gratuito e consiste in un colloquio iniziale, nella preparazione e nella consegna di preparati galenici per ridurre o addirittura interrompere l’uso e in un attento follow-up del paziente in questione. I cittadini che intraprenderanno il percorso dovranno pagare esclusivamente per i farmaci. La farmacia verrà altresì rimborsata per i colloqui e le preparazioni galeniche.

Il servizio si protrarrà per un anno in forma sperimentale, quindi sulla base dei risultati si deciderà se rinnovarlo e, di conseguenza, stanziare risorse più significative per il progetto: al momento lo stanziamento è stato di 150mila euro per la presa in carico di 1.500 pazienti, con una remunerazione alle farmacie di 100 euro per paziente.

Obiettivo: ampliare il ruolo e le competenze del farmacista

Con questa iniziativa, il Ministro Vandenbroucke ha inteso sfruttare lo stretto contatto tra farmacisti e pazienti con l’intento di rafforzare i primi nel ruolo di fornitori di assistenza sanitaria nell’ambito dell’assistenza primaria di prossimità, affidandogli un compito aggiuntivo relativo ai ‘servizi farmaceutici’, che andrà a ricomprendere il contrasto all’uso scorretto, e sovente incontrollato, dei farmaci.