Le Associazioni di farmacie e farmacisti di Italia, Francia, Spagna e Portogallo hanno dato vita a un progetto mirato a facilitare la cooperazione internazionale di scambi informativi sulle indisponibilità di farmaci a livello europeo
Partendo dal sistema spagnolo organizzato dal Centro di informazioni sulla fornitura dei farmaci, Federfarma (Italia), Ordre National des Pharmaciens – CNOP (Francia), Associação Nacional das Farmácias – ANF (Portogallo) e Consejo General de Farmacéuticos de España – CGFE (Spagna) hanno realizzato un progetto finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma Digital Health Europe, con la finalità di incrementare la cooperazione internazionale relativa allo scambio di informazioni sull’indisponibilità dei farmaci.
Un sistema efficiente basato sulle segnalazioni delle farmacie – legato a funzionalità di reporting automatico – è fondamentale per rilevare le difficoltà esistenti ed eventualmente “prevedere” un’eventuale indisponibilità.
Anzitutto sono state riscontrate le principali difficoltà, consistenti essenzialmente nell’assenza di parametri e nomenclature comuni per identificare l’indisponibilità di un farmaco nel ciclo produttivo. Con il termine indisponibile si fa riferimento a “medicinali non reperibili a causa di distorsioni del mercato spesso collegate alle dinamiche del circuito distributivo”.
Nella fase preliminare del progetto è stata tracciata l’indisponibilità nei 4 Paesi europei a Novembre 2019 e Maggio 2020, al fine di riscontrare le differenze tra il periodo pre-Covid e quello più acuto della pandemia. L’analisi ha evidenziato alcuni punti fondamentali: a Maggio 2020 in tutti i Paesi si è registrata indisponibilità di farmaci per il sistema nervoso centrale, soprattutto ansiolitici e antidepressivi in Portogallo e Spagna. Relativamente invece ai farmaci legati a patologie respiratorie, l’indisponibilità è diminuita in Portogallo e Spagna.
«I 12 mesi di lavoro passati insieme ai colleghi europei ci hanno dimostrato come lo scambio di informazioni tra le Associazioni di farmacie e farmacisti genera un plus valore indiscusso per le Autorità sanitarie. Infatti, le informazioni generate dalle farmacie sono in grado di far compiere un notevole passo in avanti sia per la rilevazione precoce delle indisponibilità legate alla catena distributiva, sia per mitigare gli impatti negativi sui nostri pazienti» sottolinea Marco Cossolo, presidente di Federfarma.
«Se tale lavoro – afferma Roberto Tobia, segretario nazionale e delegato della Presidenza all’assemblea del PGEU – potrà fornire un significativo contributo per un futuro sistema europeo di verifica e notifica di farmaci indisponibili sul territorio ne saremo certamente orgogliosi, tuttavia la collaborazione con i nostri amici latini ha evidenziato la profonda inefficacia del nostro sistema di notifica dei farmaci indisponibili organizzato su base regionale, di gran lunga il peggiore rispetto a quello degli altri Paesi partecipanti al progetto».