Approvate le Linee d’indirizzo per la sperimentazione della Farmacia dei Servizi

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La conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera alle ‘Linee d’indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi nella farmacia di comunità’, elaborate dal gruppo di lavoro istituito presso il Ministero della Salute. Soddisfatti i vertici di Federfarma e di Fofi

“Con il varo delle Linee guida si apre la strada alla concreta attuazione della Farmacia dei Servizi, che consentirà di ridurre i costi complessivamente sostenuti dal Ssn, di ridurre i ricoveri ospedalieri, di semplificare la vita dei cittadini e di ottimizzare la spesa farmaceutica attraverso l’uso corretto dei farmaci e il monitoraggio dell’aderenza alla terapia”. Così ha commentato Marco Cossolo, presidente Federfarma, l’accordo sancito tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulle ‘Linee d’indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi nella farmacia di comunità’ nella seduta del 17 ottobre della Conferenza Stato-Regioni. Alla stesura delle Linee guida avevano collaborato, insieme a Federfarma, Fofi, Assofarm, Utifar, Fimmg, Fonmceo e Cittadinanzattiva.

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Anche Fofi, in una comunicato stampa emesso all’indomani del sancito accordo, ha espresso la propria soddisfazione per voce del suo presidente Andrea Mandelli: “Con questa sperimentazione sarà finalmente possibile dimostrare quanto il farmacista di comunità, collaborando con gli altri professionisti possa contribuire al potenziamento dell’assistenza territoriale, in particolare per i pazienti cronici e quelli più fragili, in tema di accesso alle prestazioni del Ssn, presa in carico dei pazienti cronici e prevenzione”. Sulle linee di indirizzo, inoltre, Mandelli ha precisato che “sono un modello a livello internazionale per l’applicazione e la validazione della pharmaceutical care sul territorio, permetteranno l’erogazione di prestazioni omogenee su tutto il territorio nazionale”.

Sperimentazione: contenuti, tempistiche e fondi

Tra i contenuti della sperimentazione vi sono: fascicolo sanitario elettronico, monitoraggio dell’aderenza per Ipertensione, Bpco, diabete, holter pressorio e cardiaco, Ecg, autospirometria in telemedicina, ma anche supporto allo screening per la prevenzione del tumore del colon retto.

Per la sperimentazione dei servizi erano già stati stanziati 36 milioni di euro, ripartiti tra nove Regioni: Piemonte Lazio e Puglia per il 2018; Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia per il 2019; Veneto, Umbria e Campania per il 2020. La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha chiesto al Governo di individuare fondi per consentire anche alle Regioni che non partecipano alla sperimentazione di attivare i medesimi servizi a partire dal 2020.

“Attualmente molti servizi sono svolti dalle farmacie a macchia di leopardo sul territorio e con costi a carico dei cittadini. Il provvedimento, pienamente condiviso da Federfarma, consente di ottenere maggiore omogeneità sul territorio e dare ai cittadini le stesse opportunità di salute, valorizzando il ruolo delle farmacie e ponendo i servizi a carico del Ssn, in quanto producono salute e risparmi”, ha concluso Cossolo nella nota di Federfarma.