La app che misura il peso della psoriasi sulla qualità di vita

Disponibile la prima App per le persone con psoriasi che misura l’impatto globale della malattia.  Ai 3 milioni di pazienti affetti in Italia dalla patologia, questo strumento consente di tracciare in modo semplice un quadro dell’impatto della malattia sulla qualità di vita. PSODisk, sviluppato da AbbVie Italia, offre l’opportunità di rappresentare in modo oggettivo e condividere con il proprio medico le principali dimensioni della psoriasi, tra cui dolore, vergogna, lavoro e sessualità.

app che misura qualità di vita in paziente con psoriasi

PSOdisk –  disponibile gratuitamente su App Store e Google Play per tablet e smartphone iOS e Android – è stato validato nel corso di uno studio scientifico italiano condotto su un’ampia popolazione di persone con psoriasi presso 21 centri di cura distribuiti su tutto il territorio nazionale. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology che lo ha definito uno strumento utile e affidabile che fornisce importanti informazioni sul carico globale della malattia e che contribuisce a rafforzare la comunicazione medico-paziente.

“PSODisk è uno strumento semplice e intuitivo, validato dalla comunità scientifica, che fornisce importanti informazioni sull’impatto globale della psoriasi,  con l’obiettivo di definire il peso della malattia”, dichiara il prof. Antonio Costanzo, direttore UOC Dermatologia Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, “grazie a questo strumento sarà anche possibile valutare il dolore associato alla psoriasi, campanello d’allarme di una possibile patologia reumatica associata”.

PSODisk, attraverso un questionario composto da 10 domande che prevedono un’autovalutazione su una scala da 0 a 10, permette al dermatologo e al paziente di valutare in maniera oggettiva la percezione sull’impatto fisico, cognitivo, emozionale e sociale della psoriasi.

Psodisk, app per la psoriasi

Ognuna delle 10 risposte equivale a un punto all’interno dello PSODisk. Andando a collegare i 10 punti si forma una figura irregolare, che avrà un’area tanto maggiore quanto più elevato è l’impatto riscontrato dal paziente nella propria vita. Si tratta di una rappresentazione grafica che aiuta il clinico e il paziente ad avere una fotografia immediata della vita reale e del carico globale della malattia e del suo decorso. Un graduale miglioramento della qualità di vita si tradurrà visivamente in una riduzione progressiva dell’area delineata sul disco.