Il Consiglio di Stato si è pronunciato sul ruolo dei biosimilari nelle terapie, e sulle possibilità che offrono per allargare la cerchia dei pazienti trattati, riducendo anche la spesa farmaceutica ospedaliera.
Una recente ordinanza del Consiglio ha, infatti, respinto il ricorso contro una delibera da parte della Regione Toscana, nella quale si afferma che l’obiettivo dell’equilibrio tra libertà prescrittiva del medico e mantenimento delle risorse pubbliche può essere raggiunto anche grazie all’estensione dell’utilizzo dei farmaci biosimilari, laddove abbiano mostrato qualità, sicurezza ed efficacia.
“I giudici hanno ribadito dunque che il medico resta libero di scegliere il farmaco da impiegare per il paziente, sottolineando inoltre come il passaggio dal farmaco di marca al biosimilare sia comunque possibile, come indicato anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco. La speranza è che questa Ordinanza possa contribuire a diminuire la resistenza da parte delle Regioni nei confronti dei biosimilari, che rappresentano una reale opportunità per un più ampio accesso alle cure”, ha dichiarato Stefano Collatina, coordinatore dell’Italian Biosimilar Group.
