Il ruolo dei botanicals negli integratori alimentari

La validità dell’uso di sostanze vegetali negli integratori alimentari è stato l’argomento al centro del convegno “Botanicals: Alimenti o farmaci? Stato dell’arte e prospettive per l’impiego negli integratori alimentari”, organizzato da FederSalus nel contesto di Expo 2015.

Ginkgo biloba

Nel 2010, la Commissione Europea ha sospeso la valutazione scientifica delle indicazioni sulla salute dei botanical, vista la difficoltà nell’applicazione dei criteri previsti dal regolamento comunitario per la validità degli health claims dei prodotti alimentari. Da allora, i botanical non sono né autorizzati, né rigettati. La mancata definizione dei criteri con i quali valutare il possibile utilizzo degli health claims rischia dunque di ostacolare fortemente lo sviluppo potenziale del mercato europeo degli integratori alimentari, a differenza di quanto avviene in altri Paesi come Stati Uniti e Canada.

“Il paradosso che si è venuto a creare è la richiesta di parametri clinici per autorizzare il claim di un alimento funzionale o di un integratore, ma non per l’immissione in commercio di un farmaco, per cui è sufficiente la prova dell’uso tradizionale in Europa della sostanza vegetale in esso contenuta. Lo stesso criterio, e dunque la storia d’uso delle sostanze vegetali, potrebbe essere adottato per la definizione del claim delle sostanze utilizzate negli integratori alimentari, tenendo conto della loro specifica destinazione d’uso. Questa opzione, come ha mostrato il convegno, è sostenuta anche da autorevoli rappresentati della comunità scientifica e della classe medica”, ha affermato Marco Fiorani, presidente di FederSalus.

Le analisi condotte da Euromonitor International mostrano come il mercato dei prodotti a base vegetale a livello globale abbia dei avuto tassi annuali medi di crescita del 5% nel periodo 2010-2015. Per quanto riguarda i mercati europei, i prodotti in questione hanno un valore di 5 miliardi di euro nel mercato occidentale e di 1 miliardo nell’Europa dell’Est, con proiezioni di crescita al 2020 del 1% a Ovest e del 4% a Est. Dal punto di vista degli ingredienti nel mercato europeo prevalgono le combinazioni a base vegetale seguite da monocomposti a base di ginkgo, aglio, ginseng, echinacea, olio di enotera e iperico.

Anche nella farmacia italiana, i botanicals rappresentano un segmento sempre più rilevante all’interno del mercato degli integratori alimentari, con una quota a valore che sta raggiungendo il 18% con un trend di crescita costante, secondo i dati forniti da New Line Ricerche di Mercato.

“Se consideriamo per esempio l’età pediatrica, nel caso di bambini affetti da disturbi comuni e frequenti di intensità lieve, il farmaco a volte può creare problemi. In queste situazioni i botanicals sono invece una risorsa, purché siano rispettati i criteri di qualità produttiva”, ha dichiarato Vitalia Murgia del Centro Studi della Federazione Italiana dei Medici Pediatri.

La posizione sui botanicals è sostenuta da FederSalus in sede europea attraverso Ehpm, la principale Federazione europea del settore.