La componente diffusa della radiazione ultravioletta eritematosa

Scopo di questo studio è stato quello di valutare l’importanza della componente diffusa della radiazione ultravioletta, e in particolare la sua incidenza nella possibilità di comparsa di eritema cutaneo in seguito all’esposizione solare. L’analisi fonda le sue radici nel significato di eritema, ossia reazione della cute nei confronti dell’eccessiva esposizione alle radiazioni, ultraviolette nello specifico.

Nel lavoro è stata valutata l’incidenza della radiazione diffusa in un sito tropicale per 12 mesi, valutando differenti latitudini. È stata analizzata nello specifico la dipendenza dalla copertura nuvolosa, valutando come le nuvole rappresentino il costituente atmosferico principale influenzante l’incidenza degli UVR.

La componente diffusa (Dif) della radiazione UV (UVR) gioca un ruolo importante nell’esposizione giornaliera dell’uomo alla radiazione solare. Questo studio propone un metodo semi empirico per ottenere l’aliquota della componente diffusa della dose eritematosa, o Erythemally Weighted Irradiance, (EDRDif) calcolata mediante misure sincronizzate della componente Dif di UVR (UVDif), e le irradianze (G) sia dell’UVR sia della dose eritematosa (EDRG), a livello mondiale.

spiaggia e sole

Dal momento che lo studio è stato condotto nei Tropici, i risultati coinvolgono una vasta gamma di angoli zenitali solari, dipendenti dalla stagionalità e dalla presenza di nuvole.

Prendendo in considerazione la dipendenza stagionale dei parametri valutati, si sono riscontrate aliquote della dose eritematosa riferite alla componente diffusa molto elevate, che raggiungevano valori estremi nel periodo estivo in quell’area.

Il rapporto tra Dif e G (Dif / G) ha mostrato una dipendenza quadratica dalla copertura nuvolosa. I massimi di EDRDif sono risultati principalmente al di sopra del range moderato (> 137,5 mW m-2) dell’Indice UV, e raggiungevano il gruppo estremo (> 262,5 mW m-2) per il periodo primavera-estate.

La frazione della dose giornaliera eritematosa, corrispondente alle radiazioni Dif (EDDif al giorno) con una variazione da 936 J m-2 a 5053 J m-2, con una media di 2673 J m-2. La frazione EDDif giornaliera corrispondeva ad almeno il 48% dell’EDG giornaliera, per un cielo quasi sereno.

Pertanto, dallo studio è emerso che la radiazione Dif può rappresentare una minaccia reale.

Lo studio conferma che la componente diffusa della radiazione totale può incidere in maniera importante in effetti quali scottature ed eritemi, non solo nei confronti dei fototipi cutanei più sensibili.

I fototipi cutanei più chiari e sensibili (tipo I e II), possono scottarsi anche dopo un paio di minuti sotto una tale incidenza della radiazione; ma va precisato che il danno cumulativo può colpire tutti i tipi di pelle.

Per tale motivo, soprattutto ai tropici, tale componente della radiazione non deve essere trascurata.

Legenda:

Dif: componente diffusa della Radiazione,

UVR: radiazione ultravioletta,

EDRDif: aliquota della dose eritematosa della componente diffusa della radiazione,

G: radiazione globale,

EDRG: aliquota della dose eritematosa globale,

EDG: dose eritematosa globale,

EDDif giorn: dose eritematosa diffusa giornaliera.

Photochemical & Photobiological Sciences- Volume14- Issue11; Pages1941-1951 (2015)