La fitoterapia entra in classe con Fitogirl

Stefania La Badessa Fitogirl
Stefania La Badessa, farmacista ed esperta in fitoterapia, nei panni di “Fitogirl” insegna ai bambini delle scuole il rispetto del pianeta su cui viviamo attraverso la conoscenza delle più comuni piante officinali

Scoprire la natura, rispettarla, difenderla attraverso la conoscenza delle piante officinali:  Stefania La Badessa, farmacista esperta in fitoterapia, vestendo i panni di Fitogirl, una supereroina nata dalla fantasia di suo figlio, porta nelle scuole un progetto originale e di successo

Fitogirl, alias Stefania La Badessa, è una supereroina e una paladina della natura, che insegna ai bambini delle scuole il rispetto del pianeta su cui viviamo attraverso un approccio originalissimo: la conoscenza delle più comuni piante officinali.
Farmacista, esperta in fitoterapia, specializzata in ortoterapia, la dottoressa La Badessa ha “indossato” abito, mantello e calzari della supereroina qualche anno fa e partendo da una significativa esperienza in ambito fitoterapico in farmacia, esperienza che tutt’ora prosegue, ha deciso di entrare in classe per raccontare ai bambini i tesori nascosti in una pianta officinale, assecondando la sua più grande e atavica passione, quella per il mondo vegetale e per la natura che lo ospita.
Le sue lezioni riscuotono un grande successo perché insegnano, sperimentando, toccando, coltivando, ad avere rispetto dell’ambiente e a difenderlo. Un lavoro che coinvolge i bambini, ma anche genitori e nonni, che abbraccia a tutto campo la cura di sé anche attraverso decotti, infusi, tisane e una sana alimentazione.

Stefania La Badessa Fitogirl
Stefania La Badessa, farmacista ed esperta in fitoterapia, nei panni di “Fitogirl” insegna ai bambini delle scuole il rispetto del pianeta su cui viviamo attraverso la conoscenza delle più comuni piante officinali

Dall’amore per la natura alla farmacia

«L’amore per la natura me l’hanno trasmesso i miei genitori» ricorda La Badessa. «Quando ci capitava di passeggiare insieme immersi nella natura, mio padre m’insegnava i nomi delle piante che incontravamo e giocavo con lui poi a indovinarli. Mi sono sempre sentita parte di un mondo naturale, forse per l’ambiente in cui vivevo da piccola: giocare nello splendido giardino amorevolmente curato da mia madre è stata una grande fortuna.
Da grande poi studiai all’università Farmacia, amavo la Farmacognosia, i Laboratori di botanica… Quelle ore passavano senza che me ne accorgessi. Scoprii il fascino di una professione antica: prima dell’avvento della chimica, il farmacista realizzava i medicamenti utilizzando ingredienti provenienti dal mondo vegetale, minerale, animale, aveva un contatto diretto, autentico con la natura.
Decisi dunque dopo la laurea di approfondire le terapie naturali, studiai le proprietà curative delle piante medicinali. Scoprii un mondo vasto e complesso, nel quale le proprietà curative di ciascuna pianta erano legate spesso all’azione sinergica dei suoi costituenti. Cominciai la mia attività professionale nella farmacia di famiglia a Pannaconi in provincia Vibo Valentia. Oggi collaboro con alcune farmacie di Parma come consulente di fitoterapia.
Capitò poi un giorno, mentre ero intenta a scrivere un articolo per una rivista specializzata, che mio figlio Francesco volesse uscire insieme. Tergiversai, gli chiesi di avere pazienza. Così, incuriosito, mi chiese che cosa stessi facendo di così importante. Alla mia risposta, ribatté dicendo: “Mamma è importante che tu curi le persone con tutte quelle cose che vengono dalla natura. Ma come si chiama quello che fai?” “Fitoterapia”, risposi. Francesco prese carta, matite colorate e cominciò a disegnare. Il disegno ritraeva una supereroina con tanto di mantello e calzari… “È Fitogirl mamma, sei tu!”».

Dall’idea di un bambino

Fitogirl nasce dunque dagli occhi di un bambino, è una supereroina del naturale capace di curare e aiutare tutti con le piante medicinali. «Trovai Fitogirl un’idea meravigliosa, decisi di registrare il marchio e di sviluppare un progetto che coinvolgesse i bambini» continua la dottoressa. «Chi più di un supereroe può attirare l’attenzione di un bambino? D’altronde, ce lo insegna anche il marketing. Così prese avvio il mio progetto, lo proposi per la prima volta a Vibo Valentia e oggi è attivo nelle scuole di Parma».
Fitogirl arriva a scuola con il suo bagaglio di erbe, radici e fiori. Ai bambini piace toccare, annusare, sperimentare con i propri sensi. Così per coinvolgerli in quella che si può definire una lezione teorico-pratica, Fitogirl porta sempre con sé radici di liquirizia, capolini di camomilla, foglie, oli essenziali, semi.
«Impariamo a riconoscere le piante medicinali più comuni, a scoprire la differenza tra una foglia di menta e una di melissa, a comprendere che cosa esse possono offrirci per mantenerci in salute» spiega La Badessa. «Tutto questo insegnerà ai bambini, a quelli che io definisco “i piccoli aiutanti della natura”, a rispettare il prezioso regno vegetale, che tanto può aiutarci per mantenerci in forma, e la natura in genere che lo ospita. Ecco che allora l’esperienza con le piante medicinali diventa anche l’occasione per parlare di tutela dell’ambiente, di raccolta differenziata, di tutto ciò che concretamente, con i piccoli gesti quotidiani, possiamo fare per aiutare la natura».

Dalla semina all’erbario

Fitogirl diventa l’interfaccia per educare i bambini al rispetto di una natura che cura non solo con lezioni teoriche, ma anche con tanta pratica. «A scuola partiamo dalla semina in piccoli vasi delle piante officinali più semplici, le più conosciute: Camomilla, Malva, Calendula ecc», continua la farmacista. «In primavera le trapiantiamo in vasi più grandi o, se la scuola ha dello spazio in giardino, creiamo un vivaio dedicato, un orto dei semplici in miniatura. Quando le piante saranno pronte, raccogliamo piccoli frammenti fiori, rametti, foglie per creare il nostro erbario.
Il tutto avviene nel più autentico rispetto per la pianta, insegno ai bambini ad avere cura dei tesori che ci offre la natura: non si strappano le piante, non si staccano ramoscelli o foglie a meno che non ci sia un obiettivo ben preciso come quello di realizzare un erbario che consentirà ai bambini di conoscere meglio le piante presenti nel territorio dove essi vivono. Il progetto si conclude sempre tutti insieme – bambini, nonni, genitori e maestre – congedandoci con un piccolo rinfresco a base di tisane utilizzando le piante che i bambini hanno coltivato».

Orto boitanico Fitogirl
La coltivazione a scuola di un piccolo orto botanico con le più comuni erbe officinali servirà per realizzare un erbario e per creare infusi e tisane

Dalla scuola al balcone di casa

Il progetto coinvolge anche nonni e genitori. Spesso i bambini, entusiasti di quanto imparato a scuola, vogliono cimentarsi nella realizzazione di un piccolo orto botanico domestico, coinvolgono quindi nonni e genitori. «Trovare un punto di contatto, d’incontro con questi nipoti supertecnologici è tutt’altro che facile» ammette La Badessa. «Creare insieme un orto dei semplici, incaricare il nonno di acquistare vasi e semi può essere un modo per fare qualcosa insieme. Spesso i nonni conoscono le erbe medicinali, le hanno utilizzate e magari ancora lo fanno, per quel sapere antico che si tramanda di generazione in generazione, a volte conoscono le consociazioni colturali. La natura diventa quindi un punto di contatto tra generazioni diverse che condividono le competenze».
Ma a scuola con Fitogirl si affronta anche il problema dell’alimentazione. «Parliamo di pigmenti, di vitamine, di sali minerali; i bambini imparano a distinguere i nutrienti in base al colore. Per rendere questo ancora più intrigante, ho pensato a una sorta di “raccolta punti”, un diario quotidiano dove i bambini, con l’aiuto dei genitori, indicano i colori di cui si sono più nutriti: arancio, per esempio, se il bambino consuma più carote, albicocche o frutta di questo colore, oppure rosso, barbabietole, ciliegie, mele; verde, e così via. Individuato il colore, si entra nella squadra del supereroe corrispondente. Fitogirl ha una squadra di amici supereroi coloratissimi con cui i bambini possono immedesimarsi e imparare a utilizzare i loro “superpoteri” che ci vengono, di fatto, regalati da frutta e verdura di colori diversi, dalla super-vista all’iper-velocità.

Sviluppi futuri

Con il nuovo anno scolastico Fitogirl è tornata a scuola. Tra i progetti futuri della simpatica eroina c’è anche un libro e la disponibilità a estendere il progetto nelle scuole italiane che vorranno aderire all’iniziativa.
Su www.fitogirl.it è possibile scoprire di più sulla supereroina.