La rilevanza sociale dei preparati galenici in farmacia è tornata in primo piano come rimedio alla prolungata indisponibilità di alcuni medicinali nel circuito distributivo. Sono spesso anche l’unica soluzione per terapie personalizzate con dosaggi non in commercio, come può capitare in pediatria, oppure per trattare situazioni gravi e non comuni come le patologie rare.

La recente conclusione in tutte le Regioni italiane del processo di dematerializzazione della ricetta bianca elettronica (RBE), di cui parliamo diffusamente all’interno di questo numero, non prevede, però, che le preparazioni galeniche possano giovarsi di questa soluzione innovativa.

«L’obbligo di ricetta cartacea timbrata e firmata in originale (e non digitalmente) permane oggi per tutte le preparazioni galeniche ed è gravato da numerosi formalismi che si trascinano dal passato» spiega Raffaella Ferrari, responsabile del laboratorio galenico della Farmacia Ambreck a Milano.

Le criticità da risolvere

«È molto difficile, però, far capire ai cittadini, e spesso anche ai prescrittori, che il farmacista purtroppo ha le mani legate e non è “troppo rigido” per sua scelta – prosegue Raffaella Ferrari – il formato elettronico non può essere ritenuto valido.

Dal punto di vista informatico la soluzione non dovrebbe essere complicata, dal momento che il portale per le prescrizioni veterinarie Vetinfo già lo consente. Il veterinario, infatti, può utilizzare il campo note, che è libero, per prescrivere una formulazione magistrale e la ricetta può essere evasa in farmacia anche in assenza dell’aggancio a un AIC di riferimento, semplicemente indicando numero interno della preparazione e data di scadenza.

La RBE galenica risolverebbe facilmente i problemi di chi deve ripetere terapie croniche prescritte inizialmente in ospedale o da uno specialista, ma che non necessitano di una visita di controllo in tempi brevi. Penso per esempio ai colliri o ad alcune terapie dermatologiche di lunga durata, quando si esaurisce la prima confezione di prodotto e serve una nuova prescrizione per continuare la cura.

La soluzione digitale semplificherebbe molto le cose per tutta la filiera ed eviterebbe inutili polemiche in farmacia. Vorrei inoltre segnalare il problema della rimborsabilità dei galenici che, salvo rare eccezioni (es. Cannabis, malattie rare) sono a carico dei pazienti.

Sarebbe auspicabile prevedere il rimborso Ssn in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, magari partendo proprio dall’estensione dell’esenzione pediatrica (es. E11 in Lombardia) ai prodotti galenici.

Speriamo che in un futuro prossimo il legislatore si renda conto di queste criticità e trovi una soluzione che vada incontro alle reali esigenze dei cittadini, sfruttando al meglio le possibilità offerte dall’innovazione tecnologica» conclude.