La salute a banda ultralarga: i cinque vantaggi della fibra ottica per l’healthcare

Monitoraggio parametri, videoconsulti per i pazienti, collaboration, riduzione dell’esposizione al contagio, supporto a categorie fragili. La fibra ottica consente a cittadini e operatori sanitari di poter operare da remoto, in tempi rapidi e senza soluzione di continuità.

Da sempre il settore sanitario è alla costante ricerca di tecnologie nuove e abilitanti, con lo scopo dichiarato di migliorare la salute dei pazienti e salvare quante più vite possibili. Un intento nobile e senza dubbio indispensabile, che nei secoli ha permesso agli esseri umani di raggiungere età sempre più avanzate e di godere di un benessere psicofisico impensabile anche solo pochi decenni fa.

Spesso si è portati a pensare alle innovazioni in campo sanitario esclusivamente dal punto di vista di nuovi medicinali o trattamenti; al più nuovi strumenti per terapie o diagnostica. Sarebbe una riflessione non errata, ma al tempo stesso riduttiva.  Infatti, ad “assistere” il settore sanitario nel proprio percorso di crescita tecnologia è spesso intervenuta l’informatica, e durante l’emergenza coronavirus sono innumerevoli gli esempi, dalla ricerca sui vaccini alle terapie ospedaliere.

In particolare, vogliamo sottolineare il ruolo centrale che della fibra ottica nel garantire a tutti – cittadini ed operatori sanitari – di poter operare da remoto, tempi rapidi e senza soluzione di continuità.

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Senza la fibra ottica, ad esempio, sarebbe impensabile erogare la consultazione di referti specialistici o risultati di esami (come il tampone covid-19, ma anche normali esami del sangue). Pensate al disagio e ai gravi rischi per la popolazione se ogni cittadino non avesse altra scelta se non recarsi di persona a ritirare un referto, proprio mentre ci viene chiesto di limitare al massimo gli spostamenti. O al caso di anziani e persone diversamente abili; categorie fragili per le quali è di importanza vitale potersi rapportare con le istituzioni sanitarie da remoto. Inoltre, uno specialista potrebbe avere il proprio studio a centinaia di chilometri di distanza: non servono emergenze sanitarie per rendere questo spostamento a dir poco disagevole.

La fibra ottica e webcam in definizione Full HD o superiori (ormai vendute al costo di poche decine di euro) permettono videoconsulti di alta qualità, e solo quando si renderà strettamente necessario il paziente si recherà dal medico.

Esistono inoltre molte patologie che richiedono continuo monitoraggio: anche questo è possibile attraverso fibra ottica, smartphone e device indossabili, in grado di allertare il medico in caso di cambiamenti pericolosi nelle condizioni cliniche di un paziente. Nel caso dei pazienti affetti da diabete, ad esempio, la connessione a bassa latenza e banda ultralarga permette di intervenire immediatamente, spesso salvando vite a persone in grande difficoltà.

Gli stessi medici curanti possono consultare i risultati di esami prescritti ai propri assistiti grazie a connessioni a banda ultralarga, e fissando appuntamenti ambulatoriali solo laddove sia indispensabile. Anche questo contribuisce a limitare contagi e ridurre i disagi.
Inoltre, network di medici potranno collaborare al meglio scambiandosi immagini diagnostiche ad altissima definizione grazie a soluzioni di collaboration in tutto e per tutto simili a quelle utilizzare da innumerevoli organizzazioni.

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