L’annuale appuntamento con l’indagine a livello europeo, che quest’anno ha coinvolto 30 mila persone di 15 diversi Paesi, mostra un impatto significativo della pandemia a livello della salute mentale e un generale trend di perdita di fiducia nei sistemi sanitari. Positiva la percezione del farmacista come punto di riferimento per una consulenza personalizzata, ruolo che dovrà evolvere in parallelo a un potenziamento dei canali online delle farmacie del territorio

L’impatto degli ultimi due anni sui cittadini europei, alle prese con la gestione della Covid-19 e di tutti i problemi che ne sono conseguiti sia sul piano lavorativo sia economico, emotivo e di gestione dei ritmi di vita, sta iniziando a lasciare dietro di sé un segno non indifferente. Per molti aspetti, anzi, l’Europa sembra essere sull’orlo di una sorta di “corto circuito” sanitario, segnala il rapporto Stada Health Report 2022, presentato nei giorni scorsi e giunto alla sua quarta edizione.

Nato inizialmente come strumento per misurare la Health literacy in Germania, lo STADA Health Report è ormai diventato una delle indagini più estese e comprensive condotte in Europa sulla percezione dei cittadini nel campo della salute.

«Attraverso lo Stada Health Report ci proponiamo di fornire dati per stimolare un dibattito sulle tendenze relative all’assistenza sanitaria e alle azioni necessarie per sostenere ulteriormente il prezioso lavoro svolto ogni giorno dai nostri partner di fiducia, quali medici, ospedali, farmacisti che si adoperano quotidianamente a favore dei pazienti» ha dichiarato Peter Goldschmidt, CEO di Stada.

I dati raccolti tramite questionari online tra i circa 30 mila partecipanti di quindici diversi Paesi europei (Italia compresa) indicano un calo della soddisfazione nei confronti dei servizi forniti dai Sistemi sanitari, accompagnati da un aumento dei livelli di stress.

Proprio il settore della salute mentale è risulta particolarmente critico. Sono stati indicati problemi anche a livello di un peggioramento della qualità del sonno e in relazione alla difficoltà a prendere appuntamenti dal medico.

Buon livello di fiducia della medicina convenzionale

Il 65% degli intervistati ha indicato di avere fiducia nella medicina tradizionale. I medici rimangono, da questo punto di vista, il principale punto di riferimento (65%), seguiti da scienziati (61%), farmacisti (57%) ed epidemiologi (54%). Molto più basso è, invece, il livello di fiducia riposto nelle aziende farmaceutiche (24%), nei media e nella politica.

Nonostante ancora il 65% delle persone si sia detto molto soddisfatto o soddisfatto del sistema sanitario del proprio Paese, tale dato è risultato in calo rispetto al 71% dell’anno precedente.

Più di un terzo delle persone in Repubblica Ceca, Romania e Italia ha dichiarato di aver posticipato o annullato gli appuntamenti medici a causa della paura dei contagi durante la pandemia. Anche ottenere un appuntamento dal medico di medicina generale è stato segnalato come problematico in diversi paesi.

Il forte impatto mentale della pandemia

Dai risultato dello Stada Health Report 2022 emerge che il livello di burnout percepito (riferito alle persone che si sentono in una costante condizione di burnout o sul punto di saturazione psicologico-emotiva) ha raggiunto un massimo storico, intorno al 59% della collettività; un aumento del 5% rispetto allo scorso anno.

Più confortanti i dati sul benessere mentale in generale, dove le segnalazioni di un peggioramento coinvolgono il 29% del campione; i Paesi più colpiti da questo trend sono risultati essere Austria (37%), Italia (35%) e Portogallo (35%). La maggioranza degli europei (57%) ha valutato la propria salute mentale “buona”, solo l’11% la descrive come “mediocre”.

I più colpiti dal burnout appaiono essere i cittadini dei Paesi dell’Est Europa, con la Polonia che vede il 70% dei rispondenti affermare di aver provato sentimenti di burnout almeno una volta nella vita. Il problema sembra toccare in maggiore misura le donne, con il 65% di probabilità in più di sentirsi a rischio di burnout rispetto agli uomini (53%). Particolarmente significativo il dato sulla fascia d’età che appare più vulnerabile: contrariamente a quanto si potrebbe essere portati a pensare, il sondaggio ha indicato trattarsi delle persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni (72%).

Il rapporto ha indagato anche i livelli di stress, risultati in generale aumentati: il 37% degli intervistati sostiene di essersi sentito sempre più stressato dall’inizio della pandemia (rispetto al 25% del 2021). Il livelli di stress più alti sono stati segnalati in Italia, Portogallo, Romania e Spagna, mentre le persone in Francia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera sono state meno colpite da questa problematica.

Il medico di medicina generale rimane ancora il principale riferimento per l’approfondimento di questo tipo di problematiche, che si ripercuotono anche nella buona gestione del sonno. Il rapporto indica un aumento del 15% nell’ultimo anno delle persone che segnalano problemi a prendere sonno durante la notte, con il 35% del campione che ha indicato difficoltà di passare una notte di pieno riposo. La scarsa qualità del sonno è un problema particolarmente sentita in Francia, Italia, Spagna e nel Regno Unito, mentre il Kazakistan, Paesi Bassi, Serbia e Svizzera sono ai primi posti per una buona qualità del riposo notturno.

La farmacia del futuro

Lo Stada Health Report 2022 indica che oltre la metà (56%) degli intervistati si reca fisicamente in farmacia almeno una volta al mese, il 27% addirittura più volte al mese, se non settimanalmente. Un segnale positivo per il settore, rispetto alla crescente concorrenza delle farmacie online.

I farmacisti continuano a essere considerati una delle fonti di informazione sulla salute più attendibili, grazie alla possibilità di una consulenza individuale. Il 35% delle persone intervistate ha indicato proprio l’interazione con il farmacista come una vera e propria caratteristica fondamentale rispetto all’idea di farmacia ideale. Apprezzata (33%) è anche la possibilità di ordinare farmaci online nella propria farmacia di riferimento.

Una delle principali sfide per le farmacie del futuro, indica il rapporto, potrebbe essere quella di coniugare al meglio queste due anime della farmacia, l’assistenza e la consulenza individuale con la comodità offerta dai servizi online.

«La nostra purpose (“prendersi cura della salute delle persone come partner di fiducia”) ci impone di condividere e discutere questi risultati con i farmacisti e con tutti gli altri stakeholder del settore sanitario in tutta Europa, contribuendo così a migliorare la salute dei pazienti» ha concluso Goldschmidt.