Linee guida sul calcio in menopausa

Le nuove linee guida sul ricorso alla supplementazione con il calcio in menopausa sono state pubblicate dalla European Menopause and Andropause Society (EMAS) sulla rivista Maturitas.

Un corretto apporto di calcio è essenziale per prevenire la comparsa dell’osteoporosi nelle donne dopo la scomparsa del ciclo mestruale

 

Un corretto apporto dell’elemento è essenziale per prevenire la comparsa dell’osteoporosi nelle donne dopo la scomparsa del ciclo mestruale, in quanto il calcio è uno dei componenti fondamentali delle ossa e la sua carenza ne fa aumentare la fragilità. Circa una donna su tre in post-menopausa è affetta dalla malattia.

Le dosi raccomandate

Secondo le linee guida emesse da EMAS, le donne in menopausa dovrebbero assumere dai 700 ai 1.200 mg di calcio ogni giorno, a seconda della fonte prescelta per l’assunzione. Le indicazioni si basano su una review della letteratura esistente e il consenso delle expert opinion raccolte. Il calcio dovrebbe essere assunto lungo tutto l’arco della vita, spiega il documento, e la valutazione dei suoi livelli dovrebbe entrare a far parte dei controlli di routine. Le fonti di calcio considerate includono sia cibi ricchi dell’elemento che integratori alimentari, questi ultimi da utilizzarsi solo nel caso non si riesca a seguire una dieta equilibrata. Gli integratori potrebbero inoltre essere poco tollerati, e quindi non venire assunti per lungo tempo, sottolinea il documento. Il rischio di fratture aumenterebbe con dosi minori dell’elemento, mentre non vi sono sufficienti evidenze scientifiche a supporto del fatto che dosi maggiori riducano la possibilità di rotture delle ossa.

L’assunzione di calcio, evidenzia EMAS, non è priva di rischi per la salute, in particolare per dosaggi superiori a 2000 mg/die, a causa dei possibili eventi a carico del sistema cardiovascolare o alla comparsa di urolitiasi, demenza o anche a una maggior possibilità di fratture paradosse. Le evidenze in tal senso rimangono però ancora controverse, sottolinea il documento, che cita anche il pericolo di sovra-prescrizione di calcio a dosi maggiori a 2000 mg/die.