L’obbligo del green pass e l’aumento dei tamponi in farmacia

La progressiva estensione dell’obbligo del Green Pass a un numero sempre superiore di attività sta determinando un progressivo e crescente aumento di richieste di tamponi in farmacia da parte di quanti non ancora in possesso del certificato di avvenuta vaccinazione. Le farmacie sono pronte a implementare la loro attività

L’obbligo del Green Pass, introdotto inizialmente solo per gli spostamenti e per una serie di attività ricreative e sportive è stato esteso, dallo scorso 15 ottobre, a tutti i lavoratori pubblici e privati. Questo ha determinato da una parte un iniziale aumento della disponibilità dei cittadini alla vaccinazione e, dall’altra, un incremento nella domanda di tamponi nelle farmacie, unici strumenti alternativi alla certificazione vaccinale.

Farmacie e tamponi

Sin dalla fine di ottobre 2020, le farmacie si sono attrezzate per effettuare i tamponi Covid-19, andando a snellire le code dei drive-in e fornendo alla popolazione un servizio di prossimità di grandissima utilità, molto prima che la norma ne stabilisse un prezzo calmierato. L’estensione dell’obbligatorietà del Green Pass sta determinando, nelle ultime settimane, un aumento costante della domanda di tamponi e le farmacie si stanno organizzando per far fronte alle crescenti richieste.

A tal proposito, il Commissario Straordinario Figliuolo ha accolto la proposta della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) di poter effettuare i tamponi nelle farmacie anche oltre l’orario di servizio, nei giorni di chiusura e senza prenotazione. L’adesione delle farmacie tale estensione del servizio sarà su base volontaria; le farmacie  che vorranno aderire devono comunicarlo alle aziende sanitarie locali e all’amministrazione comunale. Il Commissario Figliuolo ha richiesto alle Regioni di agevolare le farmacie affinchè possano «effettuare i tamponi antigenici rapidi oltre gli orari di servizio e anche nelle giornate di chiusura, ed eseguire tamponi antigenici rapidi anche nei casi in cui soggetti non ci siano preventivamente prenotati».

Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha ringraziato tutte le farmacie «per aver risposto con tempestività e rinnovato spirito di servizio alle esigenze di salute dei cittadini. Non posso non evidenziare la profonda professionalità con cui si sta affrontando la necessità di somministrare un numero così elevato di test antigenici. Rispetto ai primi di agosto le farmacie che aderiscono al Protocollo sui tamponi a prezzo calmierato sono aumentate del 30-40%, siamo ormai vicini a quota 12mila – ha commentato in seguito, augurandosi comunque – che ci siano sempre più cittadini che entrano in farmacia per vaccinarsi e sempre meno per eseguire un tampone».